Soddisfazione per il 2-0 inferto ad un avversario di spessore ma pure consapevolezza della nuova beffa che poteva materializzarsi da un momento all'altro, proprio come era accaduto a Frosinone una settimana fa. E' ancora in trance agonistica, Devis Mangia, nel dopogara, sospeso fra l'importanza del successo conquistato e la coscienza di dover migliorare ancora: “Ci prendiamo i punti che sicuramente aiutano. Però quando le partite si mettono in un certo modo, vanno chiuse – ammonisce il tecnico – Non si può rischiare di compromettere le partite prendendoci rischi che potevamo tranquillamente evitare: occorre essere squadra sempre e comunque”.
Gara sempre viva, con gli episodi che hanno stavolta sorriso ad un Bari più convincente ed apparso a suo agio con il vecchio 4-3-3. Ma la gestione dell'incontro deve diventare sicuramente diversa, secondo l'allenatore biancorosso: “Ha inciso sicuramente il caldo ed il fatto di aver puntato su giocatori arrivati in gruppo quasi alla fine della preparazione, cosa che sconteremo almeno fino a metà ottobre – osserva – Ma quando la tensione e la pressione nervosa diventano eccessive, non va bene. Un plauso va a chi, pur non andando in campo, sta aiutando tantissimi gli altri ragazzi a crescere, come Guarna”.
La gara contro il Livorno ha segnalato il debutto di Michele Camporese, rimasto in campo finché i crampi non l'hanno costretto a dare forfait: “Quando è arrivato – ricorda Mangia – ho detto cosa gli mancava e lui si è messo a lavorare a testa bassa, con l'atteggiamento giusto. Ed ora è arrivato il suo momento”.
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