Donnarumma 5: Fin quando esce con i pugni tutto bene. E' con i disimpegni con piedi che iniziano i guai, quasi regala un gol a Ragusa. Sulla rete subita appare sorpreso e in ritardo, sicuramente non in controllo della situazione nell'area piccola.
Sabelli 5: Si nota per le frequenti proteste nei confronti dell'arbitro e per le voragini che lascia in fase difensiva (dal 77' Rozzi sv)
Camporese 4.5: Non legge l'azione che porta al vantaggio del Vicenza, marca distante Ragusa che segna indisturbato. Non è la sola lacuna ma la più evidente.
Ligi 4.5: Per uno della sua stazza farsi saltare in testa su un pallone alto è imperdonabile. Non è la prima volta che accade ma la prima volta che è decisiva. Poi negli spazi logicamente annaspa.
Calderoni 5: A sinistra i veneti affondano con facilità disarmante. Non oppone resistenza.
Sciaudone 5.5: Si accende due volte e mette in porta gli avanti biancorossi. Troppo poco rispetto alle difficoltà che incontra per tutto il corso della partita.
Donati 5: Regia di piccolo cabotaggio, standardizzata alla mediocrità generale. Nessuna scossa di carattere e qualità.
Defendi 6: Alla fine lo trovi anche da terzino destro a cercare fortuna con un tiro dalla lunga distanza. Grande cuore.
Galano 5.5: Subito limitato a causa di un problema muscolare riesce a rendersi poco pericoloso nei minuti in campo.
dal 25' Stevanovic 5: E' su Varela quando questo riesce indisturbato a far partire il cross che porta al gol vittoria del Vicenza. Prima e dopo zero iniziative degne di nota.
Caputo 5: Colpisce una traversa quasi casuale. Si muove molto senza risultati apprezzabili.
Stoian 4.5: Ci si rende conto della sua presenza solo quando abbandona il campo. Imbarazzante, praticamente nullo.
dal 59' Wolski 4.5: Al contrario di Stoian riesce a farsi notare ma su due occasioni a disposizione commette due clamorosi errori. Lezioso, molle, indolente. Gli andrebbe spiegato che in serie B serve concretezza e cattiveria.
Mangia 4.5: La sconfitta non è disastrosa nel risultato ma nel modo di approcciare la partita. La squadra è lenta e addormentata e non riesce a far emergere la maggiore caratura tecnica rispetto agli avversari. La mano dell'allenatore stenta a riconoscersi, il giro palla in difesa è sempre un pericolo e il gioco offensivo latita.
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