Ferma la serie A per la partita disputata ieri dalla Nazionale contro il Lussemburgo e valida per la qualificazione ai Mondiali di Spagna 1982 (incontro conclusosi sul punteggio di 1-0 per gli azzurri grazie al gol di Collovati al 6°), l’attenzione degli appassionati di calcio è rivolta alla serie B che giunge alla sua 13^ giornata. Turno facile per la capolista Varese, allenata da Eugenio Fascetti, impegnata in casa contro la penultima in classifica, il Brescia, mentre le inseguitrici Catania e Verona se la dovranno vedere rispettivamente a Pistoia e con il Rimini. A Genova la Sampdoria di Renzo Ulivieri ospita il Bari di Catuzzi.
La Sampdoria è una delle favorite del campionato, costruita dal presidente Paolo Mantovani per ritornare nella massima serie. Rispetto all’anno scorso la squadra è stata rivoluzionata con 12 nuovi innesti. Attualmente è in serie positiva da 5 turni ed è, insieme a Varese e Catania, quella che vanta più vittorie: ben 6 in 12 turni. Rispetto alla formazione titolare mister Ulivieri lascia in panchina Patrizio Sala e schiera Luca Pellegrini. Gli 11 che scendono in campo sono P. Conti, L. Pellegrini, Vullo, Bellotto, Ferroni, Guerrini, Garritano, Scanziani, Zanone, Roselli e Rosi. In panchina si accomodano il secondo portiere Bistazzoni, quindi Galdiolo, P. Sala, Calonaci e Sella.
In casa Bari, dopo un buon inizio di campionato, si procede a fasi alterne. La vittoria manca da un mese (3-0 al Foggia l’8 novembre) e negli ultimi 3 turni ha racimolato solo un punto (il pari interno contro la Cremonese) per le sconfitte a Lecce e Pescara. Fermo per infortunio dalla prima giornata Punziano, contro la Sampdoria Catuzzi cerca di coprire maggiormente il reparto arretrato sostituendo Luigi De Rosa con Bitetto. La formazione è quindi Fantini, Frappampina, Armenise, Bitetto, Caricola, De Trizio, Bagnato, Acerbis, Iorio, Majo, Ronzani. Siedono in panchina il n. 12 Caffaro, G. Loseto, Nicassio, De Rosa e Bresciani.
Il 6 dicembre 1981, in una giornata coperta con frequenti scrosci di pioggia, arbitra il sig. Tani di Livorno davanti a circa 20.000 spettatori.
Il primo tempo non offre nulla di rilevante: la Sampdoria impegna solo un paio di volte Fantini senza creargli molti problemi. Il Bari, invece, controlla ottimamente il centrocampo bloccando le fonti di gioco doriane, mentre in avanti non si vede praticamente quasi mai. Da notare l’incidente occorso a Majo che, dopo uno scontro con Scanziani, è uscito dal campo per far posto a De Rosa.
Cambia la partita nel secondo tempo ed il gioco si fa più frizzante: all’11°, nella sua prima azione in attacco degna di nota, il Bari, sia pure con un pò di fortuna, passa in vantaggio. C’è un angolo per i baiancorossi che, come sempre, viene affidato a Bagnato. Palla corta per Acerbis che la restituisce all’ala. A poca distanza arriva in corsa Armenise: il terzino viene servito e, da fuori area, lascia partire un gran tiro che, complice un rimbalzo galeotto, si infila alle spalle di un esterrefatto Conti. Sampdoria-Bari 0-1.
Subito il gol Ulivieri corre subito ai ripari: dentro Patrizio Sala e Sella, fuori Rosi e Roselli. La Sampdoria chiude il Bari nella sua metà campo alla ricerca del pareggio ma sono proprio i ragazzi di Catuzzi ad avere le migliori occasioni per segnare. Il gioco di rimessa, infatti, permette ai biancorossi di rendersi pericolosi prima con Frappampina (iniziativa del terzino, palla a Iorio che, dentro l’area doriana, triangola con lo stesso Frappampina ma il barese viene anticipato di un soffio dal portiere avversario) e poi con Iorio (lunga galoppata di Acerbis che, con un preciso passaggio, serve Iorio appostato poco fuori dell’area. Solo l’intervento risolutivo di Ferroni impedisce all’attaccante biancorosso di lanciarsi verso Paolo Conti).
E, come sempre succede nel calcio, dal possibile raddoppio per il Bari si arriva al pareggio doriano. E’ il 33°: l’azione parte da Ferroni che vede libero Zanone e lo serve. All’attaccante blucerchiato non rimane altro che prendere la mira e, di sinistro, superare Fantini con un tiro in diagonale. Sampdoria-Bari 1-1.
Mancano poco più di 10 minuti al termine, c’è quindi tutto il tempo per le 2 squadre di rendersi pericolose ma sale alla ribalta l’arbitro livornese Tani che perde il controllo della partita espellendo prima De Trizio, reo di aver battuto in ritardo una punizione, e poi Garritano per un fallo su Ronzani. Con le due squadre in 10 (e qualche altro giocatore sarebbe potuto uscire, ad esempio Patrizio Sala non visto dall’arbitro strattonare con violenza Frappampina) a 5 minuti dal termine non succede più nulla e la partita si conclude sull’1-1 tra le contestazioni dei tifosi blucerchiati verso l’arbitro.
Negli spogliatoi un pò di rammarico in casa barese con l’allenatore Catuzzi che dice “Devo essere onesto, ci speravo nella vittoria anche perché non è che avessimo lasciato all’avversario molti spazi e non è che avessero avuto molte palle gol”. Dello stesso tenore anche le dichiarazioni del capitano Bagnato e di De Trizio.
Diverso il punto di vista di Ulivieri, convinto di poter vincere a mani basse contro il Bari. Solo dopo aver subito il gol di Armenise si è reso conto di che squadra aveva di fronte e, alla fine, si è accontentato del pari.
Il pareggio di oggi permette al Bari di non perdere terreno dalle squadre che lo precedono: in classifica è penultimo insieme al Brescia con 10 punti ad una lunghezza da Reggiana, Cremonese e Spal e a due da Sambenedettese e Rimini.
Dagli altri campi giungono le notizie del mezzo passo falso interno del Varese, costretto al pari dal Brescia: la squadra lombarda è stata raggiunta in testa alla classifica dal Verona (3-1 al Rimini e ancora in gol i bomber Penzo e Gibellini). Pareggio del Catania a Pistoia: ora i siciliani sono terzi ad un punto dalla coppia di testa. Più indietro la Sampdoria, la Lazio (1-0 al Pescara con gli abruzzesi ultimi in classifica) e la Cavese (3-1 alla Spal del capocannoniere, ex barese, Costante Tivelli).
Il prossimo turno prevede per il Bari la partita con la rivelazione di questo campionato, la Cavese. Per i biancorossi è necessario vincere per risalire comunque la classifica e dare continuità ai risultati. Ovviamente non saranno dello stesso avviso i campani.
L’appuntamento è tra sette giorni e sarà, come sempre, un’altra storia.
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