Donnarumma 6: Spettatore non pagante per assistere all'assedio biancorosso all'area del Pescara. Lo sforzo maggiore del suo match è la corsa fino a centrocampo per alzare di peso Sowe e beccarsi una stupida ammonizione.
Salviato 6: Ci mette l'anima per attaccare al meglio quella fascia. I risultati sono alterni, il cross migliore viene sprecato da Wolski.
Rossini 4.5: L'errore che porta al fallo da rigore è grave a questi livelli e rischia di regalare la partita agli abruzzesi. Poco tranquillo anche nella gestione del pallone, non dà mai sensazione di sicurezza.
Contini 6.5: Costretto a fare gli straordinari almeno in tre occasioni, specie nell'uno contro uno finale a campo aperto.
Defendi 6: Spostato dietro a sinistra, si adatta e spinge a più non posso. Non sempre lucido nella fase cruciale dell'azione.
Romizi 7: C'è un momento a metà primo tempo in cui è dappertutto, a sradicare palloni e andare a concludere. Gioca praticamente da solo contro tutti per più di un'ora, anche in posizione più defilata.
Donati 6.5: Meno appariscente rispetto a Romizi ma è presenza sicura a cui affidare i palloni che scottano in mezzo al campo. Ci prova un paio di volte dalla distanza.
Galano 5.5: Primo tempo male, meglio nella ripresa. Lo scarso stato di forma si denota quando non trova tempo e rapidità di gambe per concludere a rete la sua classica azione a rientrare sul sinistro.
Wolski 4.5: Ad un vagare senza meta sulla linea dei trequartisti aggiunge un paio di tocchi di troppo ogni qual volta ha il pallone tra i piedi. Rallenta puntualmente l'azione e fallisce l'occasione migliore del primo tempo di testa a pochi passi dalla porta avversaria.
dal 59' De Luca 6.5: Conclusioni molli con i piedi, micidiale e chirurgico di testa. Stranezze del calcio.
Stevanovic 5.5: Produce molto a trequarti ma pasticcia altrettanto. Pericoloso nella fase preparatoria della conclusione, sterile quando c'è da scaraventare il pallone in rete.
Caputo 5: Ha sulla coscienza una ghiotta palla gol fallita nel primo tempo. Spalle alla porta fa il poco che può.
Mangia 5: Snatura modulo e caratteristiche dei giocatori con lo schieramento iniziale. Rimette parzialmente le cose al proprio posto nel secondo tempo, quando ormai la partita si gioca nei trenta metri davanti la porta ospite più con i nervi che con la tattica. Usa solo un cambio su tre. Gestione presuntuosa dell'incontro che lascia molte perplessità.
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