Un super Gammone, capace di segnare con un colpo di testa nonostante i 168 cm. riccioli compresi. Il talentino di Venosa sta ormai conquistando il cuore dei tifosi della Juve Stabia, issatasi al secondo posto in classifica anche grazie alle sue performance. Da segnalare la presenza di Lorenzo Longo, in campo per 30’.
Antonio Gammone (Juve Stabia). Gara di spessore per il 21enne, capace di firmare il primo dei due gol con i quali i campani hanno superato la Lupa Roma. Il primo segnale della grande giornata del venosino arriva al 14', quando raccoglie una conclusione di Di Carmine ribattuta dalla traversa, spedendola di poco a lato. Al 32’ la rete: cross di Vella dalla destra e Gammone tutto solo al centro dell’area fa secco il portiere avversario con un colpo di testa. Al 75’ conduce un contropiede 3 contro 3 ma sbaglia il passaggio decisivo. Esce pochi minuti dopo per una botta alla caviglia. "Il gol era diventato quasi un’ossessione, ho provato una gioia immensa", ha dichiarato a fine gara.
Souleymane Coulibaly (Pistoiese). Parte dalla panchina ma entra al 45’, con i toscani sotto 2-0 contro il Santarcangelo. Al 61’ sugli sviluppi di un corner colpisce di testa ma la palla finisce di poco alta sulla traversa. All’80’ ci prova in mischia ma la sua conclusione è ribattuta dal portiere avversario, dimostrando che gli manca ancora l’istinto del killer da area di rigore.
Lorenzo Longo (Matera). Finalmente una presenza per il giovane attaccante, che al 30’ del secondo tempo dà il cambio a Guerra senza però riuscire ad incidere sul match terminato 1-2 in favore della Salernitana.
Giovanni Di Noia (Matera). Spiccioli di gara per il laterale, in campo soltanto nei 5’ finali. A tempo scaduto ci prova dalla distanza ma la sua conclusione finisce ampiamente sul fondo.
Mario Mercadante (Matera). Il tecnico Auteri non lo inserisce nella lista dei convocati.
Dimitrios Vosnakidis (Lucchese). Tribuna per il greco. La Lucchese però spezza la serie negativa vincendo 2-1 nel derby contro il Grosseto.
Richard Samnick (Martina). Convocato ma spedito ancora in tribuna.