Ventura ritorna nella sua Genova e lo fa con un Bari dimezzato dagli infortuni ma, ormai, non è una novità. L'ultima tegola si chiama Raggi, che durante il riscaldamento prepartita si è fermato e ha lasciato il posto a Galasso che parte titolare.
La Sampdoria deve fare a meno di Lucchini infortunato, con Cacciatore che vince il ballottaggio con Accardi e con Pozzi che recupera e si accomoda in panchina: Koman e Guberti sono gli esterni ex biancorossi che agiscono sulle corsie laterali.
Il primo tiro in porta è di Tissone quando la lancetta segna 8 minuti: Koman ruba un buon pallone e appoggia per l'argentino ma la sua conclusione esce alla destra di Gillet che ne controlla la traiettoria. La partita, come da copione, la fanno i padroni di casa sopratttutto sull'asse Palombo-Guberti, molto attivi in questo avvio di gara: il Bari, dal canto suo, si difende con ordine e cerca di ripartire in velocità, affidando a Donati i tempi del gioco.
La partita si sblocca al 16' grazie a Pazzini che trasforma un penalty concesso con troppa generosità dall'arbitro Pierpaoli: un cross dalla destra schizza prima sul ginocchio di Rossi e poi carambola sul gomito, trovando l'inflessibilità di Pierpaoli che indica immediatamente il dischetto.
Il Bari accusa il colpo e non riesce a costruire nulla di buono, perdendosi negli ultimi metri e lasciando Rivas e Rana in balia della difesa blucerchiata. Ritorna protagonista l'arbitro Pierpaoli dopo aver concesso un rigore molto discutibile. Siamo al 31' minuto ed il Bari usufruisce di un calcio d'angolo da sinistra: al centro dell'area prende posto Rossi che viene spintonato più volte dal portiere Curci; il direttore di gara si avvicina ai due e li ammonisce entrambi, costringendo il barese a lasciare il campo per doppia sanzione. L'episodio fa infuriare Ventura che non le manda di certo a dire: anche per il tecnico stesso trattamento e Bari che in un colpo solo perde due pedine importanti.
A questo punto la partita è gravemente condizionata ed il Bari cerca di arrivare al riposo con il minimo scarto tenendo a bada i nervi. La Sampdoria, nonostante la superiorità numerica non incide più di tanto: al 37' è Gillet a superarsi con un intervento d'istinto su tiro deviato a pochi passi dalla linea bianca.
Nei tre minuti di recupero non succede nulla di rilevante e le squadre vanno al riposo sul risultato di 1-0. Partita pesantemente condizionata dalle decisioni dell'arbitro Pierpaoli che commentiamo con lo sfogo di Ventura, mentre lasciava il campo fra gli applausi del Marassi in seguito all'espulsione: "Ho 62 anni e merito rispetto".
Il tabellino
SAMPDORIA (4-4-2): Curci, Cacciatore, Gastaldello, Volta, Ziegler, Koman, Palombo, Tissone, Guberti, Pazzini, Marilungo.
A disposizione: Da Costa, Accardi, Poli, Rossini, Dessena, Mannini, Pozzi.
Allenatore: Di Carlo.
BARI (4-4-2): Gillet, A.Masiello, Belmonte, Rossi, Galasso, D'Alessandro, Gazzi, Donati, Pulzetti, Rana, Rivas.
A disposizione: Padelli, Crimi, Almiron, Romero, Alvarez, Caputo, Strambelli.
Allenatore: Ventura.
Arbitro: Pierpaoli
Marcatore: 16' Pazzini (S)
Ammoniti: Rossi (B), Curci (S)
Espulsi: Rossi 32', Ventura 32'
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