E' intuibile che tenga banco il gol di Caputo non visto dall'arbitro, nel dopopartita di Bari-Carpi. L'allenatore Davide Nicola, però, parla per tutti (nessun calciatore in sala stampa) e sceglie di fare il pompiere, decidendo di concentrarsi su altro: “Il gol “non visto”? Non parlo mai dell'operato degli arbitri, perché questo sarebbe un alibi per me, i giocatori e l'intero ambiente. Certo, si tratta di un episodio che poteva portarci un punto, ma questo punto non è arrivato. Ed allora sotto col lavoro. Bisogna creare il giusto tipo di ambiente per permettere ai giocatori di tirar fuori la loro forza”.
Rende merito alla vittoria ed al primato degli emiliani, il tecnico piemontese (nella foto di FcBari1908-Corcelli): “Non 'è un caso che il Carpi sia dov'è: una squadra molto ben strutturata fisicamente, che ha convinzione. Noi invece, dobbiamo avere meno paura, essere meno timorosi. Sono convinto che in qualche modo si possa ribaltare la situazione”.
Un po' per scelta, un po' per necessità, è stata la partita di chi sinora ha totalizzato un minutaggio ridottissimo: “Filippini ha dimostrato di poter essere utile, Gomelt ha fatto vedere potenza, idee e tecnica – si sofferma sui singoli Nicola – Wolski? Un giocatore che va sostenuto. Il problema, però, è un altro, è che questa squadra non ha ancora sufficiente coraggio per distaccarsi da una sconfitta. Dobbiamo ritrovare in fretta la voglia di giocare umilmente, cercando di limitare i danni nel medio periodo”.
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