Il Brescia, prossimo avversario del Bari nella penultima giornata d’andata di serie B, è ad un bivio. Indietro non si torna.
Le “rondinelle” devono trovare capitali freschi ed un nuovo proprietario, altrimenti una storia sportiva ultracentenaria potrebbe essere al capolinea. I tifosi sperano che la famiglia Corioni si faccia da parte ed in queste ore si è riunita l’assemblea dei soci. Luigi Ragazzoni, amministratore unico del club, nei giorni scorsi era stato chiaro: "Il capitale sociale del Brescia era di dieci milioni ed è sceso a 160mila euro. Si chiede un aumento di capitale di dieci milioni di euro. Se qualcuno ha interesse a mantenere in vita il Brescia è arrivato il momento di farlo".
Le analogie col Bari dello scorso anno ci sono, ma finiscono qui. I biancoblù infatti, non riescono a cambiar marcia, nonostante non sembrino affatto rassegnati ad un destino infausto. Nell’ultimo turno di campionato hanno pareggiato 2-2 a Catania, rimontando per due volte i padroni di casa.
L’undici lombardo ha sin qui conquistato 20 punti, frutto di 4 vittorie, 8 pareggi e 7 sconfitte. Hanno segnato 20 reti e ne hanno subite 25, una in più dei biancorossi. In casa hanno conquistato due successi, entrambi per 2-1, contro Pro Vercelli e Crotone. Quella contro i calabresi, datata 28 ottobre, è stata però l’ultima affermazione al “Rigamonti”, stadio capace di poco più di 23mila posti, inaugurato nel 1959.
Da poco più di una settimana sulla panchina del Brescia siede Ivan Javorcic, un passato da calciatore proprio nelle fila degli orobici, ed ex allenatore della Primavera.
Il croato dovrebbe proporre un 4-3-1-2 capace di trasformarsi in un 4-3-3. In porta ci sarà quasi certamente Arcari, con il giovane senegalese Coly a destra, Antonio Caracciolo e Di Cesare centrali e forse Scaglia adattato a sinistra.
Centrocampo con il libico Benali a fare da mediano, mentre l’ex barese Bentivoglio, 16 presenze e 2 reti nel 2010/11, a fare da metronomo forse con Ruben Oliveira, ex Fiorentina. Prende però sempre più piede la possibile presenza del giovane marocchino con passaporto olandese, H’Maidat, che aveva ben figurato in Sicilia.
Alle spalle delle punte potrebbe esserci uno fra Sestu e Morosini. Ma se Sodinha, 6 presenze e nessun gol a Bari nel 2008/09 con Antonio Conte, starà bene, potrebbe essere lui a scendere in campo.
Attacco di lusso con Corvia e Andrea Caracciolo, detto “l’airone”, pericolo numero uno visti i suoi 159 gol in 451 gare da professionista, quest’anno a segno 9 volte in campionato e 2 in Coppa Italia. |