Non bastavano i già tanti infortuni a penalizzare la formazione biancorossa ieri sul terreno di Marassi (ultimo quello di Raggi che ha dovuto abdicare ad una manciata di minuti dall'avvio della gara): ci si è messo anche l'arbitro Pierpaoli di Firenze, che con le sue decisioni molto più che discutibili ha spianato la strada alla Sampdoria, regalando un rigore e la superiorità numerica.
Non vogliamo assolutamente dire che senza queste sviste la partita sarebbe stata dominata e vinta dai biancorossi, ma in un contesto nel quale le due squadre avevano costruito poco e cincischiavano a centrocampo, tutto poteva succedere o nulla poteva cambiare, lasciando morire l'incontro verso un nulla di fatto.
E se, chiudendo un occhio, si può soprassedere sul rigore concesso per via della velocità dell'azione che avrebbe potuto nascondere il tocco di ginocchio di Rossi prima che la palla rimbalzasse sul braccio del difensore, non è ammissibile il secondo giallo commissionato allo stesso giocatore, scagionato dalle tante immagini televisive che mostrano chiaramente il portiere doriano Curci intento a farsi spazio con ripetute spinte ai danni proprio del barese.
"Ho 62 anni e merito rispetto" ha tuonato mister Ventura prima di abbandonare il campo perché, anch'egli come del resto tutti i sostenitori di fede biancorossa, non ha trattenuto la rabbia per l'espulsione del suo giocatore: e come dargli torto, visto che la partita è terminata proprio in seguito a questa assurda decisione.
Stringere i denti per i prossimi 180 minuti e cercare di portare a casa il massimo possibile: è questo l'imperativo per il Bari sempre più ultimo in fondo alla graduatoria di serie A e con, all'attivo, solo 2 punti in 10 incontri. Ma se nel capoluogo pugliese si piange per questa crisi di risultati, a Lecce, Cesena e Brescia di certo non si ride. La classifica parla chiaro: ci sono 4 squadre in 2 punti e nulla è ancora perduto.
Il probabile sciopero indetto dai calciatori nel prossimo turno di campionato (per il Bari ci sarebbe l'impegno a Roma contro i giallorossi) potrebbe tornare utile per recuperare qualche tassello mancante che affolla l'infermeria, in attesa di arrivare al tanto sospirato mese di gennaio, utile per rinforzare una squadra che ha patito, oltre ad una lunga ed incredibile lista di infortunati, una rosa ristretta e con poche alternative di valore. Ora spetta ai giocatori dare il massimo per rimanere agganciati ad un treno che vuol dire speranza.
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