A parlare di fronte ai giornalisti e a commentare un Bari vacillante ma che non è definitivamente al tappeto, oggi, nella sala stampa dello stadio San Nicola, c’era una delle bandiere dello spogliatoio dell’ultimo triennio biancorosso, Andrea Masiello: “Dopo l’ultima partita piuttosto tragica, speravo sinceramente che lo sciopero che si sarebbe dovuto fare domenica non venisse revocato. Abbiamo tanti problemi e infortuni da risolvere, una pausa ci avrebbe fatto comodo. Sono sempre dell’idea, comunque, che bisogna avere la mentalità forte”. In effetti, come sostiene lo stopper di origini toscane, non è semplice farsi forza ma, nonostante ciò, questa non deve assolutamente mancare, proprio a dispetto dei torti ricevuti (Sampdoria – Bari è un esempio) in questi ultimi tempi: “Siamo molto arrabbiati per gli errori arbitrali a nostro discapito; dovrebbero essere più rispettosi nei nostri confronti. Comunque, bisogna andare sempre avanti e non fermarsi a parlare soltanto di queste cose”.
Infatti, l’argomento che adesso sta più a cuore, non soltanto ai tifosi, ma anche a chi lavora per il Bari, è quello di come affrontare domenica la Roma: “A Roma, viste le assenze che pagheremo, la situazione sarà imbarazzante; dobbiamo cercare di prendere meno “mazzate” possibili. Vedremo chi starà meglio ed in grado di giocare”. In questo periodo piangersi addosso non servirebbe a nulla e il numero 5 barese non le manda a dire: “Ora bisogna soltanto analizzare e superare le nostre difficoltà. Ogni squadra per noi deve essere come affrontare il Real Madrid. Dobbiamo far ricredere la gente con il nostro impegno sul campo”. Rumors del calcio-mercato estivo, intanto, davano Masiello come pretendente a vestire la maglia della squadra capitolina; l’ex bianconero ha commentato queste voci così: “Mi fa piacere che una squadra come la Roma abbia messo gli occhi su di me. Ora penso al Bari prima di tutto”.
Il gruppo, appunto, che ha bisogno di un calciatore d’esperienza come Masiello, senza poterne prescindere in un momento della stagione come questo: “A Bari, vista la stima e la fiducia del mister, dei compagni e dei tifosi, mi sento un giocatore importante e per questo devo molto all’esperienza vissuta a Torino; sono contento. D’altro canto, però, bisogna vedere le due facce della medaglia: la prima, il fatto che la classifica essendo corta ci possa ancora permettere di raggiungere la salvezza in breve tempo; la seconda, fastidiosa, riconducibile alle voci che ci danno già per spacciati”. Curioso, tra l’altro, risulta l’andamento dei galletti in Coppa Italia rispetto al campionato. Squadra cinica nel torneo con in palio il trofeo d’Italia; squadra spenta e con poco mordente nell’affrontare le partite del calendario della stagione calcistica attuale: “Se avessimo vinto in campionato come è successo in coppa, a quest’ora saremmo tutti sereni. Noi puntiamo a migliorare e crediamo ancora in tutto, coppa e serie A”. Per concludere, Masiello, ci svela simpaticamente e con ironia il trucco di un piedino fatato sui calci di punizione: “Contro il Livorno, in Coppa Italia, ho calciato e mi è andata bene. Sebbene ci siano nel gruppo ragazzi più bravi di me, adesso le punizioni le calcerò sempre io”.
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