Il derby di Puglia è di quelli che valgono tanto sia in termini di punti che di morale: entrambe le compagini hanno bisogno di vincere per iniziare il nuovo anno nel migliore dei modi ed avvicinarsi verso la zona che vorrebbe dire serie A al termine della stagione: Bari ultimo in classifica con 11 punti, Lecce a quota 15 sull'ultimo gradino disponibile in coabitazione con Cesena e Brescia.
Partono forte i padroni di casa che dopo 5 minuti sfruttano alla grande un calcio d'angolo da sinistra: Fabiano spizzica la palla ma trova la pronta respinta di Gillet sulla linea di porta che evita la prima marcatura. La partita la fa il Lecce che sembra avere un passo diverso e più determinato; al 12' acuto biancorosso con Kutuzov che gira di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla tre quarti, Rosati controlla in presa bassa.
La spinta dei giallorossi vive su folate improvvise: al 16' è Oliveira a scambiare con Ofere e a presentarsi davanti a Gillet ma la sua conclusione termina altissima nonostante la buona posizione. Replica il Bari tre minuti dopo: Caputo elude il fuorigioco e si lancia verso il fondo, tocco a ritroso per l'accorrente Kutuzov che non batte di prima intenzione quando ha lo specchio aperto e si fa deviare il tiro da un difensore.
La partita è vivace, ricca di capovolgimenti di fronte improvvisi e giocata al massimo dai 22 in campo come un derby così sentito merita. Il Bari predilige il gioco di rimessa, sfruttando le accelerazioni di Rivas ed Alvarez sulle corsie laterali ed i ripiegamenti di Kutuzov; il Lecce, dal canto suo, cerca più il fraseggio centrale con Giacomazzi, Piatti e Chevanton che godono di una certa libertà in fase di costruzione.
Sussulto alla mezz'ora: Raggi perde palla ingenuamente sui 30 metri e permette a Chevanton di involarsi verso Gillet; servizio al centro per l'accorrente Ofere, Belmonte non arriva in scivolata ed è provvidenziale il taglio di Masiello che sbilancia l'attaccante e non gli permette di raggiungere il pallone.
Il Bari regge bene il campo fino alla tre quarti, salvo perdersi negli ultimi metri per la macanza di un vero punto di riferimento in avanti, nonostante il gran movimento senza palla di Caputo. Termina con un solo minuto di recupero la prima frazione giocata su buoni ritmi e con tante emozioni: chi si aspettava un derby bloccato da paure e tatticismi si è dovuto subito ricredere.
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