Il giorno dopo la vittoria del derby per i tifosi del Bari è un dolce risveglio che porta una ventata di ottimismo nonostante la squadra sia ancora fanalino di coda. La vittoria consente agli uomini di Ventura di portarsi ad una sola lunghezza dalle altre dirette concorrenti, in primis Lecce e Brescia. Ma soprattutto i primi acquisti del mercato di riparazione compiuti dal direttore sportivo, Guido Angelozzi, hanno risposto in modo eccellente: Glik ha sfoderato una prestazione di grande personalità ed Okaka è già il nuovo re di Bari, avendo segnato la rete vincente nel derby.
Oggi in conferenza stampa si è presentato Andrea Raggi, visibilmente soddisfatto per la vittoria ed un po’ meno per la sua prestazione personale. Il difensore che nasce come centrale, riadattato nel ruolo di terzino già dagli esordi, ha raccontato l’adrenalina e l’emozione dell’aver assaporato la vittoria tanto attesa: “Non vincevamo da troppo tempo. Quale miglior soddisfazione nel realizzare la prima vittoria in trasferta proprio nel derby? Personalmente so di non aver disputato una prestazione eccellente nel primo tempo, ma l’importante era conseguire la vittoria per rimanere attaccati al treno della salvezza. Per quanto mi riguarda, purtroppo ad inizio secondo tempo ho avvertito dei fastidi muscolari ma ho preferito non mettere in difficoltà la squadra e stringere i denti perché era una partita troppo importante”. Contro il Bologna difficilmente sarà convocato a causa dell’infortunio patito.
Il giocatore biancorosso ha mandato qualche frecciatina ai “cugini giallorossi”, diretti avversari nella lotta per la salvezza: “Ieri ha vinto chi ha giocato a calcio. Loro giocavano palla lunga e poco altro. Noi abbiamo impostato la gara attentamente e realizzato il gioco offensivo che predilige il mister. Stiamo iniziando a raccogliere quanto seminato sinora. Purtroppo abbiamo perso un po’ di punti per strada e con tanti infortuni che ci sono capitati non è stato affatto semplice, ma ora vogliamo che questo risultato importante ci dia la giusta scossa per conseguire l’obiettivo salvezza”.
Nel match disputato ieri, per quasi novanta minuti si sono sentiti i numerosi tifosi biancorossi accorsi allo stadio “Via del Mare” nonostante l’assenza degli Ultras del Bari, non provvisti della Tessera del Tifoso obbligatoria per l'acquisto dei tagliandi di ingresso. Questi ultimi, però, al ritorno della squadra dall’impresa contro i giallorossi, erano al San Nicola ad attendere il pullman della squadra per ringraziare i protagonisti e l’allenatore. Raggi voluto spendere parole di elogio per i tifosi biancorossi: “Dopo le tante sconfitte in una piazza calda come quella barese, mi aspettavo scattasse la contestazione, mentre gli ultras non hanno mai mollato ed anzi, ci hanno sempre sostenuto anche agli allenamenti sotto condizioni atmosferiche non favorevoli. Ieri poi gli ultras ci hanno aspettato e festeggiato con noi. Sono stati davvero fantastici e determinanti anche i tanti tifosi che ci hanno seguito ieri in trasferta”.
Il difensore di origini ligure ha poi tracciato il profilo della sua ex squadra, il Bologna, elogiando in particolar modo il bomber Di Vaio (ex del Bari) e l’attuale portiere titolare della Nazionale (in assenza del portierone bianconero, Gigi Buffon), Emiliano Viviano: “Il Bologna verrà qui per giocare in modo spensierato e con meno pressioni rispetto a noi. Inutile dire che punteremo alla vittoria, ma anche un pareggio non sarebbe da buttare. Di Vaio è l’anima del Bologna; è un trascinatore, un compagno che aiuta i più giovani e che risolve da solo le partite. Ma il Bologna dispone anche di altri buoni giocatori, tra tutti ricordo il portiere Viviano, davvero molto forte. In ogni caso, noi abbiamo tantissima voglia di ritornare a fare risultato pieno anche al San Nicola (il digiuno del Bari in casa dura dal 26 settembre quando vinse contro il Brescia per 2-1)”.
Infine il giocatore biancorosso ha svelato un retroscena su cosa avesse preannunciato all’uomo derby, Stefano Okaka, già nuovo beniamino dei tifosi del Galletto: “Sapevo che era un giocatore con un enorme potenziale e che avesse esperienza anche internazionale. Gli ho detto il giorno prima del derby che se avesse segnato l’avrebbero fatto sindaco... Se fosse capitato a me di segnare non mi sarebbe bastato un defibrillatore (e se la ride, ndr) mentre lui, a parte l’esultanza che stava rischiando di farsi male, era sereno e tranquillo. Ci darà una grande mano”.
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