Dopo il colpo gobbo di Lecce, quella contro il Bologna può essere davvero la partita della svolta. Lo sa anche Giampiero Ventura che, nonostante l’emergenza permanente, deve puntare giocoforza alla seconda vittoria consecutiva, per abbandonare finalmente l’ultima posizione: “Vorremmo dare continuità alla vittoria di Lecce – esordisce il tecnico in sala stampa – A questo punto, sebbene l’emergenza perduri, non è più importante chi manca ma chi scenderà in campo, lasciandosi dietro tutto ciò che ci è capitato e che ci capita ancora. Ne ho davvero le scatole piene di tutti i contrattempi di questa stagione. Ripeto: scriveremo una pagina di storia se ce la faremo. E sono sicuro che ce la faremo”.
Messe in conto le assenze per infortunio di Barreto, Ghezzal, Salvatore Masiello ed Almiron (ancora indeterminati i tempi di recupero dell’argentino, a sentire il tecnico: “Bisognerebbe parlarne con lo staff medico. Prima di sbilanciarsi sui tempi, dovremmo avere una diagnosi del suo malanno”), il reperto che desta più apprensione è la difesa, complice l’indisponibilità per squalifica di Belmonte, uno dei più in forma, e le imperfette condizioni di Andrea Masiello (indisposizione influenzale) e Raggi. Tra i convocati, in compenso, si rivedrà Parisi ma sarà improbabile rivederlo in campo dall’inizio: “Gli ho chiesto di tornare – precisa Ventura – Ma non l’ho visto ancora convinto. Okaka dal 1’? Se lo aspettano i tifosi, se lo aspetta lui. E quindi me lo aspetto anche io”.
Battere il Bologna chiudere il girone d’andata a quota 17. E pure ricacciare i felsinei, virtualmente a 21 punti ma sotto lo scaccio di nuova penalizzazione, nel calderone-salvezza: “Una buona squadra, senza dubbio. Ma se non avessero avuto Di Vaio anche solo per due mesi, come è accaduto a noi con Almiron e Barreto, quanto punti avrebbe oggi? A ventuno punti, comunque, non ci si può dire sicuri. Come la gara contro il Genoa ha rappresentato la svolta in negativo, la partita contro il Bologna può invertire la tendenza. Oggi ho visto ancora un po’ stanchi i reduci di Lecce. Ma sicuramente vogliosi di far bene e di non fermarsi. Chiedo l’aiuto dei tifosi, ancora una volta: abbiamo bisogno di essere presi per mano”.
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