Un Bari molle, senza alcun mordente, fa tre passi indietro rispetto alla vittoria nel derby e acuisce una crisi di risultati che sembrava essere stata superata. Le statistiche registrano cinque sconfitte subite in casa ed undici totali nell’arco del solo girone di andata, certi dati lasciano ben poco spazio all’immaginazione e speranze per qualsiasi tifoso.
Andrea Masiello, intervenuto telefonicamente al TB Sport condotto da Enzo Tamborra, ha fatto "mea culpa" sull’atteggiamento tenuto in campo dai biancorossi: "Siamo molto delusi per la sconfitta di ieri ma soprattutto per come è giunta. Ci stiamo facendo prendere in giro da tutti quanti. Non ci resta che rimboccarci le maniche e smettere di continuare a fare brutte figure quanto prima altrimenti sarà troppo tardi. Ieri dopo il secondo gol, abbiamo mollato psicologicamente e sotto tutti i punti di vista. Dobbiamo lottare e ritrovare forze mentali e fisiche, cosa davvero difficile in una situazione del genere."
Il difensore e vice-capitano del Bari, ha spiegato che è dovuto scendere in campo non in perfette condizioni fisiche:"Ieri non stavo bene, la mattina sono stato chiamato e non mi sono sentito di lasciare in panne i miei compagni. A Lecce mi sono fatto male. Ho il legamento della caviglia rotto, ma ciò nonostante sono sceso in campo. Il Mister ha preferito schierarmi come centrale perché temeva che il Bologna ci avrebbe bloccato sulle fasce, ma poi purtroppo sappiamo come è finita…”
A tal proposito, il centrale di origine ligure, ha ribadito l’importanza di essere vicini alla squadra in questo momento e aggiunto che se non fosse stato scelto nell’undici titolare sarebbe comunque andato in panchina per dare sostegno morale ai suoi compagni, contrariamente a quanto fatto da Almiron e Belmonte i quali hanno preferito assistere alla gara dalla Curva Nord assieme agli Ultras: "Ho appreso che Nicola e Sergio erano in curva Nord solo quando è finita la partita. Io sinceramente anche se non avessi giocato sarei stato in panchina ad incitare i miei compagni, perché questo è un momento delicato in cui tutti dobbiamo restare coesi."
Su un eventuale esonero dell’allenatore, infine, Masiello è sibillino:"Cambiare l’allenatore non spetta certo a me. Ma la società in questo momento è chiamata a dare una scossa importante, sono loro che comandano. Io per quanto mi riguarda, devo impegnarmi maggiormente a dare il mio contributo sul campo. Ci sono tanti punti interrogativi su questa stagione, ma dobbiamo dare una risposta immediata sul campo e la società dovrà riservarsi di prendere decisioni importanti perché diversamente restare in questa serie, sarebbe impossibile."
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