Notte fonda per il Bari, sconfitto anche nel derby del Sud e senza neppure calciare una volta nello specchio. Il Napoli passa con Lavezzi e Cavani ma l’impressione è che i biancorossi ci abbiano messo del loro, con tanti, troppi errori in fase di disimpegno. Impensabile pensare di uscirne indenni, quando hai di fronte campioni come quelli a disposizione di Mazzarri. Ed i punti di svantaggio dalla quartultima posizione sono intanto saliti a sei, complice il pareggio del Lecce a Firenze.
A fare da parziale attenuante un’emergenza ormai perpetua, tamponata dalla società solo nei proclami. E’ il centrocampo, stavolta, il reparto più raffazzonato, con il partente Pulzetti schierato nel mezzo con Gazzi ed Andrea Masiello reinventato tornante destro, come contro il Cesena. Fascia sinistra affidata ad Alvarez e Parisi, al rientro in campionato dopo la carburazione in coppa; finalmente panchina per il desaparecido Almiron. Un migliaio di tifosi del Napoli sono stipati nello spicchio solitamente destinato ai tifosi ospiti, mentre la Nord invita con uno striscione a credere ancora alla salvezza e a lottare.
La partita comincia con il pallino in mano agli azzurri. Il trio Hamsik-Lavezzi-Cavani è uno spauracchio ma il primo pericolo arriva all’11’ da Maggio, frenato da Gillet dopo essersi bevuto in avversario in velocità. Le due squadre rimangono un po’ bloccate, anche perché il Napoli attacca sì ma con giudizio, nel timore di contropiede avversari. E allora è Gillet a mettere in apprensione i suoi tifosi uscendo a vuoto al 23’ su cross del solito Maggio.
Ancor più sciagurato l’errore in fase di impostazione di Belmonte al 31’, che innesca la conclusione di Hamsik, fortunosamente deviata in angolo. Il Bari non impara la lezione e regala un altro pallone. Altro corner e palo di testa da parte di Aronica, ad un metro dalla linea di porta, ma in fuorigioco.
La squadra di Ventura mette finalmente il naso fuori conquistando il primo calcio d’angolo ma rischia ancora grosso in contropiede, con Pulzetti vicino al rosso diretto per una manata nella volata spalla a spalla contro Lavezzi lanciato a rete. Ma l’appuntamento con il gol degli ospiti è rinviato solo alla punizione che ne scaturisce: Gargano invita Cavani al tiro diretto ma il pallone ristagna in area fino alla deviazione vincente di Lavezzi, che vale lo 0-1 al 38’.
E’ l’ultima emozione fino all’intervallo, anche per l’evidente difficoltà dei padroni di casa di proporsi in avanti in un modo diverso dal fraseggio rasoterra. Si torna negli spogliatoi fra i fischi, con la netta sensazione di essersi fatti male da soli.
Nel secondo tempo si ricomincia da Okaka ed Almiron, finalmente in campo dopo oltre due mesi. E’ ancora il Napoli, però, a farsi pericoloso con Maggio e Cavani, anche per le perduranti difficoltà del Bari in fase di disimpegno. Poi è Lavezzi a sfiorare il doppio, con una punizione al giro al 10’, concessa per un fallo contestato su Zuniga.
Per impattare ci vorrebbe uno spunto, una giocata personale, come quella che Rudolf, alla prima al San Nicola, prova al 17’: due avversari aggirati e gran rasoiata di sinistro da fuori area, con palla di poco sul fondo. Un segnale di riscossa subito soffocato dopo quattro minuti, quando Parisi si fa espellere per doppia ammonizione. Dieci contro undici, e gara in salita ripidissima, col solo Okaka lasciato in avanti ed Alvarez dirottato a destra. E’ troppo anche per il pubblico, che contesta apertamente la dirigenza, ad eccezione dello spicchio centrale della Nord.
In campo si cerca ancora il pareggio, nonostante tutto: Rudolf lascia il posto a Rivas ma il cambio non sortisce effetti. Il Napoli rifiata con Yebda e Sosa e trova il raddoppio al 42’: Lavezzi si destreggia sulla sinistra e serve l’accorrente Cavani un pallone che è solo da spingere nella porta vuota. Zero a due e titoli di coda. In curva si accendono fuochi e si bersaglia la squadra. Peccato che i destinatari della delusione del tifo siano da ricercare lontano dal campo.
Bari-Napoli 0-2
Bari: Gillet – Raggi, Belmonte, Glik, Parisi – A. Masiello, Pulzetti (1’ st Almiron), Gazzi, Alvarez – Kutuzov (1’ st Okaka), Rudolf (33’ st Rivas).
A disposizione: Padelli, Rossi, Crimi, Castillo.
Allenatore: Ventura.
Napoli: De Sanctis – Campagnaro, Cannavaro, Aronica – Maggio, Gargano (36’ st Sosa), Pazienza, Zuniga – Lavezzi (43’ st Dimitru) – Hamsik (17’ st Yebda), Cavani.
A disposizione: Iezzo, Santacroce, Cribari, Dossena.
Allenatore: Mazzarri.
Arbitro: Mazzoleni (assistenti De Luca – Di Liberatore, quarto uomo Doveri)
Reti: 38’ pt Lavezzi, 42’ st Cavani.
Ammoniti: 44’ pt Raggi (B) e 34’ st Campagnaro (N) per gioco falloso.
Espulsi: al 21’ st Parisi per doppia ammonizione, per gioco falloso.
Recupero: 1’+3’
Angoli: 5-3 per il Napoli
Spettatori: 17.879 (paganti 3822, abbonati 14.057) per un incasso di Euro 253.108,00
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