“È un momento difficile, la classifica piange, siamo a 6 punti dal Lecce e mancano 17 partite. È inutile perdersi in chiacchiere, dobbiamo raggiungere l’obiettivo salvezza”. Con queste battute, si è presentato, stamane, nella sala stampa dello stadio San Nicola, il portiere del Bari Gillet. Molto teso e serioso, il capitano dei galletti ha subito fatto una radiografia al suo Bari ormai da mesi in difficoltà, e mai come adesso, entrato con un piede nel tunnel della retrocessione: “Le sconfitte hanno tanti lati, è inutile far finta di niente. Ora come ora non abbiamo niente da perdere se non la permanenza in serie A. Per questo, come e dove non è importante, bisogna fare punti e basta”.
Un ammonimento, quello dell’estremo difensore belga, deciso a dare una scossa a tutto l’ambiente biancorosso, a partire proprio dalla sua squadra, intenta, nonostante tutto, a percorrere la strada verso la salvezza: “La squadra è viva e crede nella permanenza nel massimo campionato italiano. Sarà una grande impresa ma ci dobbiamo provare”. Una carica in più per provare a non mollare, la stanno dando anche i nuovi arrivati, come lo stesso biondo di Liegi sostiene: “I nuovi acquisti si stanno integrando bene. La nuova coppia di centrali, Belmonte – Glik, sta facendo cose egrege; quello del centrale è un ruolo delicato e molto importante per noi”.
Non è più un mistero, ad oggi, che il Bari non faccia più risultato per via delle prolungate assenze di titolari di qualità come Barreto e Almiron, solo per citarne un paio. Domenica scorsa contro il Napoli, per uno spezzone di gara, si è rivisto l’argentino ex Juve: “Il Bari è una buona squadra – commenta Gillet – con giocatori come Almiron e Barreto possiamo fare il salto di qualità. Speriamo che tornino a darci una mano come una volta; Barreto ci manca e si sta impegnando per tornare quanto prima”. A peggiorare la situazione, però, ci hanno pensato anche i tifosi, che hanno iniziato a contestare squadra e società durante la partita contro i partenopei. Gillet, da canto suo, ammette la sua verità: “Io ho sentito soltanto l’appoggio della tifoseria per tutta la partita. Del resto poco mi interessa”. Peccato, perchè un anno fa a quest’ora si parlava di un Bari da urlo e lanciatissimo verso nuovi traguardi storici, come hanno confermato le varie convocazioni nelle rispettive nazionali di alcuni titolari biancorossi.
Oggi, purtroppo, bisogna assistere ad un qualcosa di inaspettato, e il biondo numero 1 barese ne è consapevole: “È un disastro pensare che c’è stata questa involuzione da un anno a questa parte. Questo sta danneggiando anche i singoli calciatori”. Tornando al presente, il prossimo avversario del Bari sarà un ostico Cagliari, anch’esso in crisi di risultati, ma sempre pronto al riscatto, soprattutto se si gioca tra le mura amiche del Sant’Elia: “Domenica prossima andremo in Sardegna e sarà dura - commenta Gillet - Ricordo ancora l’ultima nostra vittoria di tanti anni fa, campionato di serie B: 2-1 per noi, doppietta di Spinesi; speriamo bene”. Fare punti, significa anche fare goal, magari da fuori area con tiri improvvisi, pecca che da tempo sta caratterizzando i galletti. E pensare che il campionato è iniziato con una magia dai 16m di donati che ha permesso agli uomini di Ventura di battere la quotatissima Juventus; altri tempi e Gillet ha voluto commentare così questa lacuna: “È un nostro neo quello di tirare poco in porta. Stiamo lavorando anche per questo”. Come battute conclusive, il capitano del Bari ha riassunto con molta convinzione lo stato mentale di tutto il gruppo: “Adesso è importante mantenere l’entusiasmo e la carica perchè c’è da tirare su il gruppo e chi si trova in difficoltà. Noi vogliamo fare bene per questa società e città. Il mister è carico; bisogna andare avanti provando a fare meglio le nostre cose”.
Notiziario: la squadra agli ordini di mister Ventura si è allenata in mattinata, a porte chiuse, svolgendo lavoro in palestra e sul terreno del San Nicola; tutti presenti.
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