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FINA WORLD LEAGUE: Italia-Croazia 6-10
26 Gennaio 2011 - © Riproduzione Riservata  - Marco Iusco 
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In uno Stadio del Nuoto gremito di tifosi, l’Italia di Pallanuoto non riesce a battere la Croazia (campione europea nel 2010) guidata dall’eccellente Ratko Rudic che portò gli azzurri sul tetto del mondo.

PRESENTAZIONE DELLA GARA

La FINA WORLD LEAGUE è una delle manifestazioni per nazioni più importanti della pallanuoto mondiale, istituita dal 2002 ed ha visto trionfare le più forti rappresentative di questo sport. L’Italia è stata assegnata dalla FINA per ospitare la Final Eight, e ciò ha comportato la qualificazione diretta, nonostante sia inserita nel girone di qualificazione. In palio ci sarà un posto alle Olimpiadi 2012.

Alla manifestazione hanno partecipato alcune figure istituzionali e personalità illustri. Presenti in tribuna d’onore: il sindaco Michele Emiliano, l’Assessore Comunale Elio Sannicandro e presidente del Coni Puglia, il direttore generale dell’A.S. Bari Claudio Garzelli accompagnato dal Team Manager, Claudio Vino ed altri dirigenti federali del Nuoto Sincronizzato femminile e della Pallanuoto. Alla serata di sport hanno assistito quasi a bordo vasca, anche i ragazzi che fanno Pallanuoto della Payton Bari e del Cus Bari. Gli spalti centrali erano gremiti di tifosi accorsi per incitare la Nazionale, oltre un migliaio molto colorati e rumorosi. Prima dell’inizio della partita è stato premiato il campionissimo azzurro e barese di nascita, Francesco Attolico, ex portiere della Nazionale con un ricco palmares da giocatore: un oro alle Olimpiadi di Barcellona 1992 e un bronzo Atlanta nel1996; un oro ai Mondiali di Roma nel 1994; due medaglie d’oro, rispettivamente a Sheffield e a Vienna nel 1993; un oro e due medaglie d’argento nella competizione FINA World Cup. Attualmente ricopre il ruolo di Team Manager dell’Italia e di preparatore dei portieri della Nazionale.

IL CUORE AZZURRO NON BASTA CONTRO LA POSSENZA DEI DIFENSORI AVVERSARI

Nonostante ci fosse una cornice di pubblico straordinaria, la Croazia dell’esperto Ct Rudic è partita all’arrembaggio schiacciando gli azzurri nella loro metà campo e costringendo subito il portiere Tempesti a degli interventi impegnativi. L’Italia ha risposto in contropiede con l’attaccante Stefano Luongo grazie ad un’invenzione del suo compagno di squadra, Maurizio Felugo, vero trascinatore. La formazione con le cuffie blu che ha come colori sociali il bianco e rosso, non demordendo, si è riportata subito in parità prima che terminasse il primo quarto.

Nel secondo quarto di gioco, i biancorossi allenati da Rudic  sono passati in vantaggio con un tiro di Muslin sul quale il portiere italiano non ha potuto opporre resistenza. I difensori italiani si trovano spesso a fare a “sportellate” con l’inarrestabile attaccante croato, Mirko Boskovic, mattatore della partita (primo al Mondiale nel 2007 e miglior atleta nello stesso anno; campione Europeo nel 2010). L’attaccante Felugo ha cercato di mantenere ancora viva la partita riportando la momentanea parità, prima che la Croazia dilaghi con due reti con Boskovic.

SUPREMAZIA CROATA PIEGA L’ITALIA DEI GIOVANI

Nella seconda parte di partita gli azzurri di Mister Campana entrano in confusione e tirano poco in porta, sbagliando qualche passaggio di troppo. La pressione degli avversari aumenta e spesso e volentieri a farne le spese è il portiere azzurro che è chiamato in causa costantemente, compiendo anche un parata eccezionale sul rigore di Barac, attaccante della formazione ospite. L’incitamento del pubblico si avverte così come le grida dell’allenatore italiano,  intento ad incitare i suoi ragazzi per spronarli a non mollare. Non bastano le doppiette di Presciutti e dell’esperto Felugo a compiere la rimonta, pertanto, la formazione ospite chiude all’attacco aumentando il distacco grazie ad altre segnature del solito Boskovic e Jokovic. La partita si chiude con la sconfitta dell’Italia per 10-6 che perde il primato nel girone. Ma la strada per l’Olimpiade e la prossima Final Eight che sarà in Italia a Firenze da 21 al 26 giugno 2011, è ancora lunga e di sicuro i ragazzi di Mister Campana, degno allievo di Rudic, hanno ampio margine di miglioramento.

LA VOCE DEGLI ALLENATORI

Il ct Rudic, ex allenatore pluricampione con la formazione dell’Italia, maestro stesso dell’allenatore italiano, Alessandro Campana, si è detto soddisfatto del risultato ed ha dichiarato: “Sono contento per la vittoria e per aver giocato in questa città in questo stadio che in passato mi ha portato molto bene. Sulla prestazione dei miei ragazzi, posso obiettare poco, e fare i miei complimenti perché non era facile. Siamo stati superiori in difesa e credo che la nostra arma vincente sia stata quella. Ma dobbiamo migliorare ancora tantissimo per rimanere ad alti livelli. L’Italia è una formazione che può ancora crescere e fare bene in futuro”.

L’allenatore italiano, intercettato dai nostri microfoni ha commentato così la gara: “Siamo quasi sempre stati in partita. Solo che, purtroppo, alla fine ha prevalso la maggiore esperienza dei ragazzi di Mister Rudic. Abbiamo giocato almeno i primi due tempi ad alti livelli dove avremmo dovuto concretizzare maggiormente, ma poi siamo entrati in confusione e  abbiamo commesso qualche fallo di troppo che abbiamo pagato a caro prezzo. Il distacco visto oggi tra le due formazioni non è preoccupante e sono fiducioso per i prossimi impegni”.

Il tecnico ha poi commentato la cornice di pubblico barese e risposto su quali punti dovranno migliorare i suoi giocatori: “Questo pubblico è stato straordinario, dispiace non essere riusciti a regalargli una vittoria, ma abbiamo comunque profuso il massimo impegno. Felugo ha giocato una grande gara perché è uno dei più esperti, ma anche i più giovani hanno potenzialità che solo con il tempo potranno venir fuori e fare la differenza”.

 

TABELLINO:

Italia: 1. CAP., Stefano Tempesti 6,5; 2. Stefano Luongo 6,5; 3. Niccolò Gitto 5,5; 4. Pietro Figlioli 6,5; 5. Zeno Bertoli 5,5; 6. Maurizio Felugo 7; 7. Alex Giorgetti 5,5; 8. Valentino Gallo 6; 9.  Christian Presciutti 6,5; 10. Deni Fiorentini 6; 11. Matteo Aicardi 6,5; 12. Arnaldo Deserti 5,5; 13. Fabio Baraldi 5,5.   

All. A.Campana 6.

Croazia: 1. Josip Pavic 6; 2. Damir Buric 6,5; 3. Miho Boskovic 8; 4. Niksa Dobud 6; 5. Maro Jokovic 6,5; 6. Frano Karac 6; 7. Pavo Markovic 6,5; 8. Andro Bushje 6,5; 9. Sandro Sukno 6; 10. CAP. Samir Barac 5,5; 11 Igor Hinic 6,5; 12. Peter Muslim 7; 13. Ivan Buljubasic 6

All. R.Rudic 7,5.

Marcatori: Luongo (Italia), Hinic (Croazia) nel primo quarto; Muslin (Croazia), Felugo (Italia), Buric (Croazia), Boskovic (Croazia) su rigore, Presciutti (Italia) nel secondo quarto; Presciutti (Italia), Boskovic (Croazia), Markovic (Croazia), Aicardi (Italia) nel terzo quarto; Sukno (Croazia) su rigore, Felugo (Italia), Boskovic (Croazia),  Jokovic (Croazia).

NOTE: ad inizio partita c’è stata la premiazione per l’Airone Azzurro ex portiere di Pallanuoto ed attuale Team Manager dell’Italia, il barese doc ovvero Francesco Attolico. Spettatori 1250 paganti. Il portiere degli azzurri Tempesti ha parato un rigore nel terzo quarto.

Macht winner Sbn: Boskovic (Croazia).

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