Oggi è stato il giorno della presentazione dell’ultimo acquisto dell’As Bari che ha girato in prestito Pulzetti al Chievo e acquisito Simone Bentivoglio con il diritto di riscatto al termine della stagione. Il centrocampista con doti offensive (8 gol in 108 partite con la maglia del Chievo Verona) si è presentato subito lanciando un messaggio chiaro ed in controtendenza rispetto a molti rumors che si sentono riguardante lo stato del Bari: “Mi ha chiamato prima il direttore sportivo, poi ho sentito il Mister che è convinto che riusciremo a salvarci. Mi hanno trasmesso subito una carica positiva e tanta adrenalina per questa sfida. Così non ho avuto alcuna difficoltà ad accettare”.
Il giocatore ha scelto Bari perché, oltre ad essere convinto di raggiungere l’obiettivo salvezza, ha voglia di riprendersi il posto da titolare che aveva perso in quel di Verona; Bentivoglio ha anche ammesso, con estrema sincerità, di non essere riuscito a dimostrare del tutto il suo potenziale negli ultimi due anni: “Sono sicuro che questa è la piazza ideale per poter esprimere al meglio il mio valore. Dopo aver dato tanto al Chievo, nelle ultime stagioni non avevo più la giusta considerazione che meritavo, forse è dipeso anche un po’ da me, ma ora voglio concentrarmi solo sul Bari. Dopo tanti anni in una squadra è normale cercare nuovi stimoli e rimettersi in gioco. Posso dare sicuramente di più rispetto a quanto ho fatto sinora e sono qui a totale disposizione del tecnico”. Il ragazzo, classe 85’, ha precisato che, nonostante il suo ruolo naturale sia quello di centrale di centrocampo, ha già giocato come esterno alto ad inizio carriera e, in caso di necessità, può ricoprire il ruolo di seconda punta: “Non mi piace incensarmi come fanno molti miei colleghi. Posso solo dire che preferisco unire qualità e senso di duttilità tattica. Mi piace tirare in porta ed in passato, soprattutto in serie B, ho realizzato gol su punizione ed diversi assist anche su corner”.
Il neocentrocampista biancorosso ha esordito nel settore giovanile della Juventus giocando proprio assieme al terzino del Bari, Andrea Masiello, che ha ritrovato come compagno di squadra oltre ad altri giocatori che già conosceva: “Come sono arrivato ho abbracciato il mio amico Andrea, lo conosco molto bene e siamo amici di vecchia data. Conoscevo anche Stefano Okaka e Nicola Belmonte per aver giocato assieme nelle Nazionali giovanili”.
L’ex giocatore del Chievo ha poi ribadito di credere alla salvezza ed ha ricordato quanto accaduto qualche stagione fa, quando indossava la maglia clivense: “Personalmente mi è già successo di trovarmi in una situazione difficile in quel di Chievo. Ricordo che fino a prima della sosta avevamo tredici punti, poi alla ripresa dopo aver pareggiato contro il Bologna, inanellammo una serie vittorie e risultati favorevoli che ci permisero di salvarci con due giornate di anticipo. Partendo dal presupposto che ogni situazione è diversa, Bari ha un organico all’altezza e giocatori di qualità in grado di poter compiere un’impresa analoga”.
Bentivoglio ha scelto di indossare la maglia numero 27, esattamente come il suo idolo: “A Verona indossavo la maglia numero 9. Non essendo disponibile quel numero, ho scelto la maglia del mio idolo, Javier Pastore, un ragazzo eccezionale destinato a fare grandi cose. Recentemente quando ci ho giocato contro mi ha dato la sua maglia e spero che questo numero scelto porti fortuna”.
Il centrocampista ha concluso tracciando il profilo del Cagliari, prossima difficile avversaria del Bari: “Il Cagliari è una squadra molto organizzata che gioca un bel calcio. Ci ho giocato lo scorso anno contro. Con Donadoni hanno cambiato mentalità e ottenuto risultati importanti. Sarà sicuramente una bella battaglia a cui sono pronto a dare il mio contributo, se sarò chiamato in causa”.
NOTIZIARIO
La squadra si è allenata in mattinata al campetto e ha poi proseguito il lavoro in palestra. Allenamento anche nel pomeriggio per i ragazzi di Ventura. Sono già in vendita presso i punti autorizzati i biglietti per la gara interna contro l’Inter giovedì sera 3 febbraio.
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