Al termine dell'ultima seduta di allenamento, svolta in quel di Roma dove il Bari è in ritiro in attesa della gara di domani contro il Cagliari, Giampiero Ventura si è concesso ai microfoni nella consueta conferenza stampa di presentazione della partita.
Relativamente ai dubbi su di una possibile variazione dell'assetto tattico della squadra, il tecnico afferma che: "non ho ancora deciso, stiamo verificando se si può apportare qualche variazione, visto che ultimamente abbiamo avuto delle difficoltà. Se c'è convinzione da parte di tutti qualcosa cambieremo, altrimenti giocheremo con il modulo consueto".
Spostando poi l'attenzione sull'ultimo arrivato in casa biancorossa: "Bentivoglio giocherà se cambieremo qualche cosa. E' arrivato al posto di Pulzetti e può fare sia il centrocampista che il trequartista, ci darà la possibilità di avere maggiori alternative". E, mentre il difensore Nicola Legrottaglie pare destinato a lasciare la Juventus per altri lidi (Cesena o Celtic Glasgow, secondo 'radio mercato'), Ventura coglie l'occasione per tagliare corto: "di Legrottaglie dovete chiedere lumi al Direttore Sportivo, io alleno quelli che arrivano, se arrivano, altrimenti alleno quelli che ho già a disposizione".
Al riguardo dell'avversario di domani e della sua esperienza in terra sarda, Ventura fa presente che "il Cagliari sta disputando un buon campionato ed ha ottimi elementi che giocano insieme da tanto tempo, gente che fa la differenza. Per quanto riguarda noi, andremo a disputare al Sant'Elia la nostra partita, per vedere chi siamo". Inoltre ricordando il suo passato isolano (ha allenato il Cagliari dal 1997 al 1999 e dal 2002 al 2004) dice: "sono stato forse l'unico allenatore a rimanere 4 anni con Cellino, e conservo un ricordo piacevolissimo della città, dei tifosi, dei risultati e dei tanti amici che ancora ho, provo un piacere enorme nel ritornare a Cagliari".
Soffermandosi poi sullo stato di forma dei ragazzi: "abbiamo effettuato un buon lavoro in settimana, hanno partecipato tutti con grande impegno e disponibilità; ma con le parole non si va da nessuna parte, contano esclusivamente le risposte sul campo. Al momento abbiamo numericamente fuori 3 o 4 elementi, prima erano 9-10, veramente troppi. Purtroppo in questi mesi abbiamo incamerato una serie interminabile di risultati negativi e questo ha inciso sul piano psicologico togliendo serenità alla squadra" ed anche sulla situazione infortunati: "qualcuno ancora fuori c'è, ma ho la piena disponibilità di altri che mi consentono di effettuare delle scelte, sia nel reparto arretrato che in quello avanzato. E' chiaro che non può essere al meglio Almiron, reduce da settimane di inattività, così come non può essere al meglio Okaka che viene da un lunghissimo periodo di non utilizzo e presenta una condizione fisica assolutamente precaria, così come non possono essere al meglio alcuni elementi che hanno avuto l'influenza sino ad un giorno fa".
Il tecnico infine esprime la sua delusione per l'aver racimolato solo complimenti e nessun punto in diverse gare, prendendo ad esempio quella di Torino contro la Juventus: "mi sono stufato di tante cose: abbiamo avuto 8 palle gol incredibili con la Juventus, occasioni 4 contro 2 non finalizzate... tutto ciò è figlio della tensione e dello stato psicologico generato da ciò che abbiamo incamerato in questi 3 mesi. Io non parlo mai di arbitri, ma considerate le ultime 10-15 partite, se ne prendiamo una a caso, dico che se ciò che ci è successo fosse capitato a qualsiasi altra squadra, ci sarebbero state delle interrogazioni parlamentari" e non è intimorito dal difficile calendario dei biancorossi (le prossime tre gare vedranno la squadra affrontare due trasferte, intervallate dal difficilissimo impegno serale infrasettimanale di giovedi 3 febbraio contro l'Inter): "oggi come oggi per noi non c'è alcuna differenza nell'incontare Cagliari Brescia o Inter, ci sono sempre tre punti in palio e molto dipenderà dalla rabbia e dalla voglia del Bari, con tutto il rispetto per le altre squadre".
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