Ritornano in campo le due squadre per i secondi 45 minuti con gli stessi effettivi della prima frazione. Parte subito forte il Bari ed è Rudolf che conclude al 2' minuto da posizione impossibile impegnando Agazzi in una presa a terra tutt'altro che facile. Il Bari è obbligato a trovare un risultato positivo per dare un senso al resto del campionato, visto che il Lecce quart'ultimo alla fine del primo tempo è in vantaggio con il Cesena al Via del Mare e dista ben 9 lunghezze con questi risultati.
Il Cagliari continua nel suo gioco di rimessa, sfruttando la velocità di Missiroli e Matri, mentre tocca al Bari organizzare le operazioni di gioco per giungere al pareggio: è Bentivoglio al 6' minuto a concludere da fuori senza trovare lo specchio della porta. Passano 2 minuti e Cossu mostra tutta la sua classe: controllo difficile con il destro e fuga dalla tre quarti verso Gillet, tiro forte ma centrale che Gillet allontana con i pugni. Okaka mostra di essere molto nervoso: prima un battibecco con Rudolf colpevole di aver cercato l'azione personale piuttosto che l'appoggio, poi con Pisano.
Ventura capisce la situazione e butta nella mischia Rivas al posto di Rudolf, sulla cui valutazione finale pesa come un macigno l'errore dal dischetto del primo tempo. Cambio anche fra i padroni di casa: Donadoni cambia in freschezza sostituendo uno spento Nenè con Acquafresca, lasciando inalterato il suo modulo. Almiron tenta la soluzione da fuori al 17' minuto: la conclusione è forte e precisa ma finisce di un soffio alla destra del palo difeso da Agazzi. Non cambia l'inerzia della partita: Bari con in mano il pallino del gioco, Cagliari che si difende e cerca di ripartire, lontana parente della squadra che Donadoni ha potuto apprezzare nel corso degli ultimi mesi.
Si arriva alla mezz'ora senza sussulti, ma si capisce subito che la manovra dei biancorossi è orfana del miglior Almiron, forse troppo bloccato nel suo compito di centrale di centrocampo a difesa del pacchetto difensivo, lasciando Gazzi e Donati liberi di allargarsi ed appoggiare gli attaccanti.
Tenta il tutto per tutto Ventura ad una manciata di minuti dalla fine: dentro Castillo, fuori Donati. 20 secondi dopo il cambio Andrea Masiello tocca Matri in area e Orsato decreta il calcio di rigore: la porta è la stessa del rigore sbagliato da Rudolf, Gillet emula Agazzi e para il tiro di Acquafresca, regalando ancora una speranza ai biancorossi.
I 4 minuti di recupero sono una lenta agonia: finisce 2-1 per il Cagliari di Donadoni, Bari sempre più ultimo e distaccato di 7 lunghezze dalla zona salvezza. I numeri, al di la delle parole che si possono dire, condannano i biancorossi. E giovedì prossimo il Bari affronterà al San Nicola l'Inter di Leonardo, vittorioso in rimonta oggi contro il Palermo.
Il tabellino:
CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi, Agostini (86' Ariaudo), Astori, Canini, Pisano (70' Perico), Biondini, Cossu, Lazzari, Missiroli, Matri, Nenè (60' Acquafresca).
A disposizione: Pelizzoli, Magliocchetti,Carta, Ragatzu.
Allenatore: Donadoni
BARI (4-3-2-1): Gillet, A.Masiello, Rossi, Glik, Raggi, Gazzi, Donati (86' Castillo), Almiron, Bentivoglio, Rudolf, (57' Rivas), Okaka.
A disposizione: Padelli, Rinaldi, Romero, Alvarez, Crimi.
Allenatore: Ventura
Arbitro: Orsato di Schio
Marcatori: 7' Matri (C), 11' Matri (C), 13' Okaka (B)
Ammoniti: Donati (B), Rudolf (B), Rossi (B), A.Masiello (B)
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