Serata di gelo al San Nicola, per il posticipo della quarta giornata. Come se non bastasse già la classifica a far venire i brividi, con un distacco di nove punti dalla terzultima da scalare e la prospettiva di incrociare l’Inter campione del mondo.
Il modulo è lo stesso di Cagliari, ancora senza Belmonte infortunato e con il rientrante Parisi al posto di Belmonte, mentre i tre neobiancorossi Huseklepp, Codrea e Kopunek si accomodano tutti in panchina. Fra le riserve (si fa per dire) nerazzurre ci sono invece Sneijder e Cambiasso, non ancora al meglio. Nell’undici scelti da Leonardo c’è l’ex Ranocchia, schierato in coppia con Materazzi, Kharja biancorosso mancato ed un tridente di dinamite pura, Eto’o-Milito-Pazzini (alla prima da titolare con la nuova maglia).
Un solo grande striscione capeggia nella Nord (“Società nel caos, allenatore confuso, giocatori strapagati e svogliati... Vergonatevi ingrati!”, cui seguirà dopo venti minuti “Ma il nostro amor per te ancor non ci abbandona”), a giustificarne il silenzio iniziale. Lo rompe Almiron al 9’, quando spariglia alla sua maniera superando tre avversari e guadagnando una punizione sulla tre quarti (fallo da ammonizione di Ranocchia): il destro diretto dall’incrocio è da applausi ma lo è pure la risposta di Julio Cesar, che si rifugia in angolo. Sarà l’occasione più ghiotta della prima frazione.
Piaciucchia il Bari, non sempre sicurissimo in difesa (più per paure proprie che per pressione degli avversari) ma diligente e manovriero a centrocampo e in attacco, con la solita ricerca del fraseggio rasoterra tanto cara a Ventura. Il primo assaggio di Inter arriva solo al 20’, dal sinistro di Maicon su cui Parisi non stringe, ma Gillet blocca a terra. Il terzino brasiliano è pericoloso solo 2’ più tardi quando sceglie il tempo giusto per l’ingresso in area, ma la sua percussione muore sul fondo. Poi ancora Inter, di testa con Ranocchia al 26’, su corner propiziato da un affondo di Eto’o. Ma all’origine dell’azione c’era un netto fallo su Almiron non ravvisato dall’arbitro Romeo.
Il Bari si rivede dalle parti di Julio Cesar al 35’, con un colpo di testa fuori specchio di Bentivoglio, un po’ fuori dal gioco rispetto al giocatore-calamita ammirato all’esordio di Cagliari. L’Inter risponde su calcio piazzato e neppure troppo pericolosamente. Giusto lo 0-0 con cui si va all’intervallo, fra i timidi applausi del pubblico.
Bari-Inter 0-0
Bari: Gillet – A. Masiello, Glik, Rossi, Parisi – Donati, Almiron, Gazzi – Bentivoglio – Okaka, Rudolf.
A disposizione: Padelli, Raggi, Codrea, Kopunek, Rivas, Romero, Huseklepp.
Allenatore: Ventura.
Inter: Julio Cesar – Maicon, Ranocchia, Materazzi, Chivu – Zanetti, Thiago Motta, Kharja – Milito, Pazzini, Eto’o.
A disposizione: Orlandoni, Nagatomo, Obi, Cambiasso, Coutinho, Sneijder, Pandev.
Allenatore: Leonardo.
Arbitro: Romeo (assistenti Giachero-Comito, quarto uomo Brighi)
Ammoniti: 9’ pt Ranocchia per gioco falloso, 23’ pt Bentivoglio per simulazione
Recupero: 0
Angoli: 2-1 per l’Inter.
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