Non è facile commentare una secca sconfitta per 3 a 0, peraltro non meritata vista la pochezza dell’Inter plurititolata. Ci ha voluto provare, stamane in conferenza stampa, Stefano Okaka, uno degli ultimi arrivati durante il calciomercato di gennaio e autore già di 2 reti: “Abbiamo fatto quello che ci ha chiesto il mister facendo una grande prestazione per 70 minuti. Con squadre del genere, comunque, bisogna tener presente le potenzialità dei singoli che ti fanno la differenza, come è successo ieri. Ripartiamo da domenica prossima”.
Sintetiche le esternazioni di un rammaricato Okaka, pronto a mettersi in discussione ulteriormente a partire dalla prossima partita in trasferta contro il claudicante Brescia: “Contro il Brescia inizia il nostro vero campionato di ritorno. Affronteremo una squadra più abbordabile. Per questo, dobbiamo sacrificarci tutti”. Un ammonimento, quello dell’ex romanista, al quale si è aggiunta un’esternazione detta a gran voce: “Adesso dobbiamo fare risultato, domenica dopo domenica”. Il risultato, quindi, dipenderà molto dall’incisività dell’attacco, ancora poco produttivo. Ma forse, qualcosa sta cambiando, come lo stesso italo-nigeriano sostiene: “Tutte le squadre di bassa classifica non hanno un potenziale offensivo da poter garantire tanti goal con tiri da lontano. Noi ci proviamo; ogni partita ha una storia a sè. Io le giocate le provo, anche se non è facile. Alcune volte va bene altre no”.
È andata bene a Stefano, infatti, proprio al debutto con la maglia del galletto: 1 a 0 contro il Lecce e derby sentitissimo vinto. Ora, a distanza di circa un mese da quella storica partita, Okaka è sempre più convinto della sua scelta di venire a giocare in biancorosso: “Mi sento sempre meglio, le partite ti danno fiducia e condizione. A Bari sto bene così come nel gruppo. Con i miei colleghi di reparto l’intesa c’è, ma ci deve essere con tutta la squadra”. Da aggiungere, inoltre, un commento sul nuovo acquisto norvegese, Huseklepp: “Ha impressionato bene Erik. Sicuramente potrà darci una mano a raggiungere il sospirato traguardo della salvezza a cui teniamo molto”. Il Bari è vivo, dunque, e lo si è notato nelle sue ultime apparizioni in campionato. Un nuovo modulo tattico ed un gioco più proficuo. Questo, però, non sta bastando. Okaka, dal canto suo, ha provato a fare un’analisi sul perchè ci sia tanto gioco e pochezza di risultati: “Forse ci manca un po’ di fortuna. Noi giochiamo bene ma la sorte non ci aiuta. Contro l’Inter, per esempio, avremmo meritato il pareggio. A Brescia bisogna dare un segnale forte”.
Facendo un passo indietro, quello che è accaduto ieri, non ha penalizzato soltanto ai punti la squadra di Ventura, ma anche negli episodi. Sconcertante, ingiustificato e deplorevole, è stato il pugno che ha rifilato Chivu a Marco Rossi durante un’azione che, tra l’altro, vedeva la palla lontana dai due difensori. In più, il direttore di gara (Romeo) c’ha messo del suo: ammonizione a Parisi per indubbie proteste e mancato rosso al rumeno (il quarto uomo Brighi aveva visto tutto). L’attaccante biancorosso ha voluto commentare con telegrafia l’accaduto: “Gesto brutto quello di Chivu. Con l’espulsione la partita poteva cambiare”. Battute conclusive, infine, su un rinvigorito Almiron e su questo nuovo moduto tattico che, già da due domeniche, Ventura sta sperimentando con i suoi ragazzi: “Sergio sta tornando quello di sempre; è un giocatore importantissimo per noi. Col nuovo modulo, invece, siamo più compatti rendendo il gioco meno prevedibile”.
|