Iachini lascia negli spogliatoi Zanetti e si affida a Filippini per completare il quintetto di centrocampo: Ventura, dal canto suo, dà fiducia agli stessi 11 del primo tempo. Pronti-via e si registra un infortunio ad Andrea Masiello: il difensore, in proiezione offensiva, scarica il pallone verso l'accorrente Almiron che gli spara il pallone addosso e lo costringe alle cure mediche, durate quasi 3 minuti. Vicinissima al raddoppio la formazione di casa: il sinistro di Diamati dai 20 metri è velenosissimo e sorvola di poco la traversa della porta difesa da Gillet.
Il Bari non sembra aver cambiato registro: ci prova allora Ventura, inserendo Alvarez e rinunciando a Huseklepp (53'), cercando di sfruttare anche la corsia di sinistra con le sue accelerazioni. I biancorossi sembrano soffrire terribilmente il centrocampo a 5 del Brescia ed è Eder, al 12' minuto, a cercare il gol senza fortuna con un diagonale da destra, pochi passi dopo del limite dell'area di rigore.
Andrea Masiello non ce la fa e lascia il posto a Raggi: nuova tegola per Ventura che deve rinunciare ad uno dei pilastri della sua formazione. La partita è francamente bruttina, le due squadre palesano notevoli limiti tanto tecnici quanto mentali che non favoriscono di certo lo spettacolo. Troppo debole la conclusione di Alvarez al 25' minuto su assist di Rudolf per impensierire Arcari, prima che Diamanti si prodighi in un assolo sull'out di sinistra che trova la respinta di Parisi al centro dell'area.
Iachini irrobustisce l'attacco inserendo Caracciolo per Eder, utile anche come torre in area di rigore sui possibili calci piazzati dei biancorossi. Ma il Bari di oggi è poca cosa, manovra lenta e prevedibile in mezzo al campo che costringe ora Donati, ora Almiron al lancio lungo. Proprio su uno di questi fendenti si inserisce Castillo, che da posizione quasi impossibile conclude verso la porta con il destro, chiudendo troppo l'angolo di tiro.
Ventura tenta il tutto per tutto: dentro Kutuzov, fuori Castillo per cercare di recuperare il risultato, vista la sterilità offensiva dei biancorossi, ma sembrerebbe più idoneo un defibrillatore per rianimare una squadra incapace di costruire un'azione degna di nota.
Dal possibile 1-1 si passa al 2-0; siamo nel terzo minuto di recupero, quando sui piedi di Kutuzov si materializza l'occasione del pareggio, sbagliata clamorosamente dal bielorusso che spara su Arcari in uscita. Sul ribaltamento di fronte, Caracciolo parte dal centrocampo e si invola da solo verso la porta difesa da Gillet: piattone destro e raddoppio del Brescia e partita definitivamente chiusa.
Nella giornata in cui perdono Lecce, Catania e Cesena il Bari fallisce l'ennesimo appuntamento con la salvezza e inanella la sesta sconfitta consecutiva. Il ruolino parla da solo circa il futuro di questa squadra, destinata mestamente verso il campionato cadetto.
Il tabellino
BRESCIA (3-5-1-1): Arcari, Zebina, Bega, Zoboli, Zambelli (66' Accardi), Hetemaj, Zanetti (46' Filippini), Kone, Berardi, Diamanti, Eder (72' Caracciolo).
A disposizione: Leali, Mareco, Vass, Lanzafame.
Allenatore: Iachini.
BARI (4-3-3): Gillet, A.Masiello (62' Raggi), Glik, Rossi, Parisi, Gazzi, Almiron, Donati, Rudolf, Castillo (81' Kutuzov), Huseklepp (53' Alvarez).
A disposizione: Padelli, Codrea, Kopunek, Romero.
Allenatore: Ventura.
Arbitro: Rizzoli di Bologna
Marcatore: 16' Diamanti, 93' Caracciolo
Ammoniti: Berardi, Glik
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