Al termine dell’amichevole contro il Manfredonia che si disputerà all’interno del San Nicola a porte chiuse, questo pomeriggio, l’allenatore biancorosso sarà a colloquio con la società, che si riserverà di prendere decisioni in merito alla sua avventura barese che sembra essere giunta al capolinea, soprattutto dopo la contestazione forte della piazza e i gli innumerevoli risultati negativi collezionati in questa stagione.
In una situazione davvero imbarazzante si è svolta la consueta conferenza stampa giornaliera che ha visto, come protagonista, il difensore Alessandro Parisi, il quale ha subito tracciato un quadro lapidario della situazione che stanno attraversando: “In tre anni che sono a Bari, questo è sicuramente il momento peggiore che calcisticamente sto vivendo in questa squadra. Sono mortificato perché non riusciamo ad ottenere risultati positivi, per il clima surreale creatosi ulteriormente dopo la contestazione e perché gira tutto storto da quasi inizio campionato”.
Il difensore, ormai uno dei leader biancorossi, mostra palesemente la voglia di rivincita sua e di tutta la squadra: “La nostra delusione abbiamo il dovere di tramutarla in rabbia salvando la faccia. Serve la dignità, intesa non come rassegnazione volta ad onorare il campionato, ma quella che ti trasmette adrenalina e la forza di poter giocare contro tutti, di combattere sino alla fine senza arrendersi alle prime difficoltà”.
Il nodo spinoso di questi giorni, ovviamente, è il possibile cambio in panchina di Ventura, contestato aspramente insieme alla squadra durante gli allenamenti: “La nostra situazione negativa procede in questa maniera da ormai troppo tempo. Ma noi siamo solo giocatori e abbiamo il sacrosanto dovere di allenarci e scendere in campo la domenica, profondendo il massimo impegno. Con la società abbiamo parlato più volte, illustrando la nostra situazione e facendo il punto su come migliorare, evidenziando cosa non funzionasse. Ma non spetta a noi prendere decisioni, questo credo sia normale. Nella mia carriera non mi è mai capitato di chiedere la testa dell’allenatore alla dirigenza e mai lo farò. Ognuno è chiamato a dare il massimo indipendentemente dall'area di competenza; abbiamo una società diligente ed operosa che sa fare il suo. A prescindere poi da chi ci allena, io e gli altri più anziani del gruppo, siamo chiamati a raddoppiare l’impegno e dare l’esempio a chi avverte più pressione o è in confusione in momenti del genere”.
Infine sulla gara del Genoa, dove è iniziata la “Disavventura” della compagine biancorossa, ha chiosato: “Ogni partita è quella decisiva, il campionato non è finito domenica scorsa. Quindi che sia Genoa o altre avversarie, non cambia nulla se non fai risultato utile”.
Gli allenatori di cui si fanno i nomi sempre più insistentemente che potrebbero subentrare al tecnico ligure, sono Franco Colomba (da giocatore negli anni ottanta è stato compagno di squadra dell’attuale direttore generale del Bari, Claudio Garzelli e dell’attuale preparatore dei portieri, Zinetti) il quale ha un contratto che lo lega ancora per un anno e mezzo alla squadra felsinea da risolvere e l’allenatore Bortolo Mutti che nella stagione 97-98’ fu sostituito sulla panchina del Napoli proprio da Giampiero Ventura. Resta in lizza anche il barese Giuseppe Papadopulo, ex giocatore del Bari, allenatore di Lazio, Lecce, Palermo e Bologna.
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