Il giorno della ripartenza con il nuovo corso è anche quello dell’addio del tecnico Giampiero Ventura, giustamente idolatrato ed amato dalla piazza barese per lo scorso campionato in cui ottenne il record dei punti in serie “A” grazie ad un gioco spumeggiante che fece parlare tutta Italia.
Giampiero Ventura ha risolto ieri al termine dell’allenamento il suo contratto che lo legava al’A.S. Bari. Il tecnico ha salutato, visibilmente commosso, la città e ringraziato presidente, stampa e tifosi per la soddisfazione ed entusiasmo trasmesso dall’inizio della sua avventura in biancorosso: “Ringrazio il presidente con il quale ho avuto un rapporto straordinario che va al di la del rapporto presidente-allenatore; ringrazio il direttore sportivo e tutti gli altri dello staff fino ad arrivare all’ultimo magazziniere. Ringrazio la stampa barese con la quale ho instaurato il miglior rapporto da quando alleno nella mia lunga carriera. Lascio a malincuore, con tanto dispiacere questa città che mi ha voluto bene sin dall’inizio. Non parlo per dire cose scontate o incensare, ma perché è fortemente sentito ciò che provo. Ringrazio la piazza barese, ed in particolare gli Ultras che sono stati sempre esemplari, inimitabili. Il San Nicola pieno di vessilli e tifosi, lo scorso anno ma anche nell’ultima gara contro l’Inter, l’ho sentito orgogliosamente anche un po’ mio”.
Il tecnico ligure ha spiegato in modo incisivo cosa l’abbia spinto a lasciare la barca: “I motivi perché lascio potrebbero essere tanti ed addotti a mille giustificazioni. Ma vado subito al sodo e nonostante abbia sempre creduto alla salvezza, traguardo difficile ma che credo sia ancora possibile, vi illustro cosa mi ha spinto a dare le mie dimissioni. La contestazione di martedì è sacrosanta da parte di alcuni tifosi, solo che ho visto nei volti dei miei giocatori smarrimento e confusione. Per il bene del Bari, dei miei giocatori perché credo possono ancora risollevarsi, mi faccio da parte, nella speranza che possa esserci una scossa, dei segnali di risveglio che possono permettere di raggiungere il traguardo alla portata di questi ragazzi”.
Infine il tecnico ha poi parlato del suo cammino in questo campionato, aggiungendo un suo rimpianto una volta terminata la conferenza, ai microfoni di alcune emittenti: “Abbiamo fatto cose incredibili in condizione di pura follia. Se avessi voluto abbandonare la barca, l’avrei potuto fare quando siamo andati a Roma, a Catania senza 8 undicesimi dei titolari. Ed invece con dei giocatori di serie C, che comunque ringrazio per il loro contributo, siamo riusciti a mettere in difficoltà queste squadre e a sfiorare la vittoria. È onesto dire che siamo stati anche penalizzati da qualche decisione arbitrale discutibile, ma quello che è successo in questa stagione è sotto gli occhi di tutti. Rimpianti? Si, come ho già detto avevo chiesto un giocatore di qualità che avrebbe potuto fare la differenza (il giocatore in questione è Giovinco), ma quest’ultimo non siamo riusciti a prenderlo per le difficoltà economiche in cui versa la società. Sono sicuro, però, che se questa situazione fosse accaduta qualche anno fa, la società sarebbe intervenuta esaudendo le mie richieste, ma questo è il calcio e bisogna andare avanti”.
Alla conferenza hanno preso parte una cinquantina di tifosi che hanno applaudito a lungo l’allenatore che ha parlato con una voce emozionata, il quale dopo aver rilasciato tutte le interviste agli organi di stampa, è andato a salutarli uno a uno e a concedersi un ultima chiacchierata con i suoi tifosi che gli hanno regalato una sciarpa biancorossa.
Nella conferenza successiva di presentazione del nuovo allenatore, Bortolo Mutti, il presidente ha ringraziato l’allenatore Giampiero Ventura per aver fatto sognare tutti i tifosi nella scorsa stagione, ribadendo anche che ha preso tale decisione successivamente alla contestazione avvenuta martedì, che a suo dire, ha lasciato molto perplesso e sfiduciato il tecnico ligure.
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