A due giorni dalla gara contro la Lazio, il Bari è volato con ventiquattro ore di anticipo verso la capitale per preparare con più cura e tranquillità questo delicato match.
Prima della partenza, stamane nella sala stampa dello stadio San Nicola ha parlato il capitano dei galletti, Jean Francois Gillet. Il portiere belga è apparso molto determinato: “Col nuovo allenatore stiamo seguendo nuovi metodi di lavoro. Si lavora bene e tanto col pallone. Prima ero più partecipe all’azione, adesso un po’ meno, ma non c’è nessun problema se la squadra gioca bene”.
Molto chiare e trasparenti le dichiarazioni del numero uno barese, che ha commentato il periodo nefasto dei biancorossi, non solo per quanto concerne la sconfortante classifica, ma anche per via dei tanti infortuni occorsi ai suoi compagni: “Ultimamente non sono stato al meglio per via di un affaticamento muscolare, ma ora va tutto bene”. Benessere fisico ma anche mentale. Queste devono essere le prerogative di un gruppo coriaceo e vincente, come lo stesso Gillet ammette: “Prima col fraseggio dalla difesa c’era il 50% di possibilità per far bene. Adesso è importante l’intensità del gioco. Chi è stato impiegato meno, si sta impegnando per giocarsi le sue chances”.
Contro la Lazio, il Bari dovrà rischiare tutte le sue carte per poter portare a casa una vittoria che sarebbe importantissima per morale e classifica. Gillet, infine, esprime le sue considerazioni sulla formazione guidata da Reja: “Si parla molto di altre squadre, ma poco dei biancocelesti. È un gruppo che lavora ed è riuscito a ripartire con il piede giusto, dall’anno scorso ad oggi. A noi serve far punti, pensare al passato non gioverebbe a nessuno. La Lazio sta bene ed è una squadra completa, sarà dura ma non dobbiamo arrenderci”.
Per quanto riguarda la formazione con cui i galletti scenderanno in campo domenica alle 15,00 allo stadio Olimpico di Roma, l’allenatore del Bari Mutti non ha lasciato trapelare nulla. Probabile, tuttavia, l’esordio di Codrea a centrocampo e l’impiego di Huseklepp in attacco: “I nuovi arrivati si stanno integrando bene con i compagni. L’unico problema, per Kopunek e Huseklepp, è la lingua; sono convinto, comunque, che faranno bene”.
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