E’ il giorno delle stracittadine il 16 novembre 1947: curiosamente il calendario prevede per la 9^ giornata i derby di Genova (i rossoblu in casa) e di Roma (i biancazzurri ospitano i giallorossi). Mentre le capolista Torino e Milan ricevono sui loro campi rispettivamente Salernitana ed Atalanta, a Bari è di scena la Fiorentina.
(L'allenatore del Bari, Ferenc Plemich)
Il Bari è reduce dal pari casalingo contro il Modena del bomber Pernigo e in casa è imbattuto. L’allenatore dei galletti, l’ungherese Ferenc Plemich, registra le assenze di Vincenzo Orlando e Janos Hrotko rimpiazzandoli con Gennarino Ottogalli e il barese Sabino Cavone. Contro la Fiorentina scendono in campo Costagliola, Pellicari, Ottogalli, Carlini, Lucchi, Isetto, Cavone, Maestrelli, Tontodonati, Tavellin e Spadavecchia.
In casa viola, dopo il pari nel derby con il Livorno, mister Luigi Ferrero sostituisce l’interno Otello Badiali con Carlo Zoppellari mentre l’ala Alberto Marchetti lascia il posto ad Angelo Bollano. In campo scendono Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Magli, Bollano, Valcareggi, Galassi, Zoppellari e Gei.
Davanti a circa 18.000 spettatori arbitra il sig. Gemini di Roma.
Subito in avanti il Bari e al 5° Pellicari trova il passaggio smarcante per Tontodonati ma Eliani salva in angolo. Al 21° è il turno di Spadavecchia che calcia un insidioso angolo: la mischia al centro dell’area è risolta da Moro che libera con difficoltà. Al 25° il Bari va in vantaggio.
Punizione da fuori area per i biancorossi. Batte Carlini ma Furiassi allontana; il pallone è raccolto da Cavone che serve Tavellin il cui tiro batte Moro. Bari-Fiorentina 1-0.
(L'autore del gol, Guido Tavellin)
La reazione della Fiorentina non si fa attendere: l’uomo più pericoloso è Valcareggi che costringe ad un gran lavoro il suo marcatore diretto, Pellicari. Al 31°, dopo una rapida azione Gei-Bollano, Costagliola deve intervenire proprio su una difficile conclusione di Valcareggi.
Nella ripresa Bari in difficoltà visto che quasi subito rimane in 10 per l’infortunio di Lucchi dopo uno scontro di gioco con Valcareggi. Plemich è così costretto a cambiare la disposizione della sua squadra in campo e la Fiorentina ne approfitta. Al 5° minuto Bollano si infila in area, palla al piede, ma trova pronto Costagliola, lesto a lanciarsi tra i suoi piedi. Al 9° Bari in contropiede: Spadavecchia entra in area ma viene atterrato con l’arbitro che fa proseguire.
E’ l’unica azione degna di nota per i biancorossi nel secondo tempo, poi solo Fiorentina alla ricerca spasmodica del pareggio. Al 26° è Pellicari a salvare il Bari riuscendo a raggiungere Gei lanciato veros la rete e mandando il pallone in angolo. Niente altro da segnalare fino al fischio finale dell’arbitro Gemini.
Bella partita con le squadre che si sono divisi i 90 minuti: primo tempo per il Bari, secondo tempo per i viola. Agli ospiti è mancato solo il gol nonostante la superiorità numerica per metà partita. Dagli spogliatoi giunge la notizia che, molto probabilmente, per Renato Lucchi si tratta di frattura all’avambraccio.
Dagli altri campi, invece, tutto come prevedibile. Larga vittoria del Torino sulla Salernitana (7-1) grazie a Loik autore di una tripletta, mentre il Milan vince ma soffrendo (1-0) grazie al gol di Puricelli. Da segnalare 3 espulsi ed un rigore per l’Atalanta battuto da Citterio e parato da Rossetti. I due derby hanno visto la vittoria del Genoa per 2-1 grazie al gol segnato allo scadere da Trevisani (di Baldini per i blucerchiati e Verdeal per il grifone le altre reti). A Roma vittoria esterna dei giallorossi per 1-0 grazie al gol di Amadei.
In classifica guidano Torino e Milan a 13 punti, seguiti dalla Juventus a 11 (oggi fermata sul pari a Napoli), Bologna, Fiorentina, Genoa ed Inter a 10, poi cinque squadre a 9 punti tra le quali il Bari. Il prossimo turno vede i biancorossi salire a Lucca contro i rossoneri della Lucchese del bomber Ugo Conti. Il compito non dovrebbe essere particolarmente difficile: i toscani sono in difficoltà (penultimi in classifica) ed oggi sono stati sconfitti per 4-2 ad Alessandria.
Per sapere come andrà si tratta di aspettare sette giorni e, come sempre, sarà un’altra storia.
|