Al nuovo tecnico Bortolo Mutti sono bastate due partite per vedere la classifica peggiorare in maniera irreversibile, con il Bari scivolato ad undici punti dal Catania quartultima. Una situazione a dir poco compromessa, che sembra suggerire al tecnico bergamasco una terapia di mantenimento: “In questo momento dobbiamo giocare mentalmente sgombri. Martedì (giorno della contestazione dei tifosi, ndg) è stata una giornata terribile, poi siamo tornati pian piano alla normalità, anche perché in questi giorni ho cercato di rincuorare i ragazzi, di rianimarli. Sto chiedendo loro di giocare senza paura, senza preoccupazione”.
Con la squalifica di Rossi, in difesa pare scontato il rientro di Raggi, con conseguente spostamento di Masiello al centro, anche perché il convalescente Belmonte non è ancora arruolabile. A centrocampo, chiamatosi fuori Almiron, scocca l’ora di Codrea, mentre per lo slovacco Kopunek sarà ancora panchina: “E’ un altro vertice basso, un ruolo troppo delicato per essere affidato a chi, come lui, non parla ancora una parola d’italiano. E poi non mi sento di inserire molte altre varianti”. Una di queste, tuttavia, potrebbe esserci in attacco: si candida infatti per una maglia da titolare il norvegese Huseklepp, che in settimana ha rifiutato un’allettante offerta di una società russa: “Sta vivendo con entusiasmo la sua avventura in Italia. Ci può tornare utile come seconda punta molto larga”.
Ci si aggrappa alla freschezza degli ultimi arrivati, insomma, perché dai vecchi non è arrivata la scossa. Una circostanza che ha spiazzato lo stesso Mutti: “Onestamente mi aspettavo di più, in termini di reazione. Se però andiamo a rivedere le due partite della mia gestione abbiamo preso un punto contro un avversario, il Genoa, che poi ha battuto Sampdoria e Napoli. Ed incassato un solo gol, a Roma, contro una Lazio lanciatissima, in una partita che abbiamo rischiato di pareggiare, quando eravamo lunghissimi in campo. Sotto questo aspetto possiamo migliorare. Magari con maggiore attenzione a centrocampo, dove però abbiamo esterni più bravi ad offendere che a difendere. I ragazzi, ad ogni modo, sentono di dare di più e spero di potere dare di più di qui alla fine”.
Ancora sconosciuta, intanto, la data di rientro di Barreto. Neppure il ritorno del brasiliano a Bari ha permesso allo staff biancorosso di chiarire i tempi precisi del suo recupero: “Quando tornerà Barreto? Purtroppo non si può ancora dire – osserva con pacatezza il tecnico- Ha subito un infortunio grave, per cui è difficile anche solo rivedere l’erba”.
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