Ridotte le speranze di salvezza ad un mero conforto aritmetico, il Bari è chiamato a far non ricordare il campionato in corso come il peggiore in assoluto, in serie A. Contro la Fiorentina Mutti prova a rimpolpare un bottino miserrimo rivoltando l’undici titolare. Un po’ per scelta, un po’ per necessità, viste le assenza di Rossi per squalifica ed Almiron per infortunio, oltre a quelle croniche di Barreto e Sasà Masiello: in difesa si rivede Raggi a destra, a centrocampo debutta Codrea, in attacco chance per Huseklepp e per il redivivo Romero, schierati con il fischiatissimo Castillo.
Proprio il norvegese appare il più attivo con un paio di accelerazioni sulla sinistra, accompagnate dai mugolii dei cronisti norvegesi giunti al seguito. Il primo affondo interessante è però di marca viola ed arriva al 12’ da Ljaijc, che dal limite calcia alto, quasi a fotografare la pochezza di un inizio sonnacchioso. Più interessante le schermaglie sugli spalti, dove i pochi tifosi presenti, inizialmente solidali nel ricordo di un tifoso scomparso in settimana, scelgono bersagli diversi: gli Ultras se la prendono con la squadra, la Sud contesta i Matarrese, subito seguita dal resto della Nord.
La partita vera, però, si gioca in campo e la Fiorentina lo ricorda subito al 21’: l’apertura di Montolivo è di quelle che ti invitano a nozze, specie se i difensori (Glik) si lasciano rimbalzare il pallone davanti. Un peccato mortale, quando alle spalle c’è Gilardino: sinistro mortifero e 0-1. La reazione del Bari non arriva, la Fiorentina controlla e sfiora il raddoppio al 34’, quando Mutu manda fuori un mezza rovesciata un bel cross di Comotto. Depressa
la squadra, depresso il pubblico, che si segnala solo per i puntuali fischi a Castillo. Il tempo scivola via senza altri scossoni. Zero occasioni, zero tiri in porta, perché le cose che vi assomigliano di più è sono la conclusione alle stelle di Bentivoglio al 41’ e la punizione di Romero al 44’, pure alta.
Bari ancora avanti per inerzia, al ritorno degli spogliatoi. Ma la prima vera occasione arriva per caso, al 17’: Boruc fa carambolare palla su Castillo ma l’ultimo rimbalzo, a porta vuota, manda la sfera sopra la traversa. Nel frattempo erano entrati Rinaldi e Donati, per Raggi e Bentivoglio. Cambia anche la Fiorentina, sostituendo i suggeritori di Gilardino con Vargas e Cerci. Infine è il turno di Ghezzal e Camporese. I biancorosso continuano timidamente ad inseguire il pareggio ma una serie di calci d’angolo partorisce solo un topolino: colpo di testa alto di Donati ed autorete sfiorata da Comotto, con Boruc chiamato al primo intervento di giornata. Lo spunto più interessante, ancora una volta, arriva dalla curva, quando fra un coro di scherno e l’altro, c’è spazio pure per la “panolada”, la contestazione con i fazzoletti bianchi inscenata dal pubblico spagnolo quando latita il bel gioco.
Un segno di manifesta inferiorità cui si ribella Ghezzal, proprio nel momento in cui la gara sembra non abbia più niente da offrire: è il 41’ quando l’algerino scodella dal limite un colpo grandioso d’esterno del destro, per il suo primo gol con la maglia del Bari. Uno a uno. E nei cinque minuti di recupero il Bari sfiora persino il clamoroso sorpasso, quando il cross di Huseklepp dalla sinistra non trova Castillo pronto alla deviazione.
Finisce in pareggio, il secondo della gestione Mutti. Ma non basta per continuare a sperare, visti i dodici punti di distacco dalla quartultima. Il pubblico lo sa e conclude come aveva iniziato. Fischiando, consapevole della lunga, lunghissima coda di campionato ancora da affrontare.
Il tabellino
Bari: Gillet – Raggi (1’ st Rinaldi), Masiello A., Glik, Parisi – Romero (27’ st Ghezzal), Codrea, Gazzi, Bentivoglio (11’ st Donati) – Castillo, Huseklepp.
A disposizione: Padelli, Kopunek, Alvarez, Okaka.
Allenatore: Mutti.
Fiorentina: Boruc – Comotto, Natali, Gamberini, Pasqual – Behrami (45’ st Camporese), Donadel, Montolivo – Ljajic (15’ st Vargas), Mutu (23’ st Cerci) – Gilardino.
A disposizione: Neto, De Silvestri, D’Agostino, Babacar.
Allenatore: Mihajlovic.
Arbitro: Guida (assistenti Calcagno-Musolino, quarto uomo Gava)
Reti: 21’ pt Gilardino, 41’ st Ghezzal.
Ammoniti: 25’ pt Codrea, 44’ pt Natali e 10’ st Comotto per gioco falloso.
Angoli 10-3 per il Bari.
Recupero: 0 + 5’
Paganti 682, abbonati 14.057, per un incasso di Euro 176.152,00
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