Non lo dice mai apertamente ma quella di Napoli è una gara cui tiene da morire. Un po’ per il 2-3 subito in rimonta a San Paolo la scorsa stagione, con lo strascico di mille polemiche per la direzione arbitrale. Un po’ perché il derby del Sud, posticipo della seconda giornata, tasterà il polso al suo Bari.
Quanto è cresciuto da un anno all’altro? Una domanda cui Giampiero Ventura presto, prestissimo. Magari già da domani sera: “Mi hanno detto che da quando è rinato il Napoli non ha mai perso un posticipo serale. Incontreremo una squadra che per qualità e fisicità, può considerarsi la terza-quarta forza del campionato. E che ha maggiore coscienza delle proprie possibilità, rispetto allo scorso torneo. Insomma, una verifica importante – sintetizza il tecnico biancorosso -Ci avviciniamo alla partita consapevoli delle difficoltà ma pure dei nostri mezzi. Se peccassimo di presunzione, la partita sarebbe chiusa dopo appena venti minuti, come accadde a Roma. Se avessimo, invece, l’approccio giusto, la gara sarebbe assai diversa. Vorrei che i miei giocatori scendessero in campo credendo alla possibilità di fare alla partita”.
Centrare prestazione e risultato contro il Napoli, insomma, consacrerebbe gli ulteriori progressi dei biancorossi: “Ho visto Lavezzi saltare cinque avversari come fossero birilli, a Firenze. Se l’ha fatto contro simili avversari, figuriamoci cosa può fare contro il Bari. Ma se la palla ce l’abbiamo noi, saranno lui e i suoi compagni a dover correre Vincere giocando in un certo mondo comporterebbe, ai miei occhi, un’ulteriore valorizzazione di questi calciatori”
Squadra che vince si può cambiare. Quella di Donati, mattatore contro la Juventus, potrebbe non essere l’unica novità dell’undici titolare per un Bari partito per Napoli senza Rivas (D’Alessandro al suo posto in panchina): “Poter disporre di 17-18 calciatori dello stesso livello dà la possibilità di affrontare gli avversari secondo le esigenze del momento. Parisi centrale già a Napoli? Ci sto pensando. Dipende soprattutto da chi avremo di fronte: Cavani non dà punti di riferimento, Lucarelli è invece la classica punta centrale. Lavezzi è in forse? Da amante del calcio lo vorrei in campo, da allenatore del Bari mi piacerebbe rivederlo in squadra dalla prossima giornata”.
Le battute finali della conferenza stampa sono dedicate allo sciopero dei calciatori, proclamato per il 25 e 26 settembre: “Le rivendicazioni del calciatori? Le condividiamo, anche se non totalmente. Ma alla fine spero si possa trovare un punto d’incontro. Uno sciopero sarebbe un pessimo spot. Dobbiamo cercare di migliorare l'immagine del nostro calcio, non di peggiorarla”.
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