Nella giornata odierna il capitano del Bari Jean Francois Gillet ha presenziato alla conferenza stampa di presentazione della 6^ Edizione del Premio Nazionale “l’Amico Atletico 2011”, realizzata dall’Unione Stampa Sportiva Italiana (USSI) per la promozione del premio di “Comportamento” in ambito sportivo.
Prima della conferenza il portiere belga ha inevitabilmente commentato l’uscita di scena dalla Champions League del Milan, prossima rivale dei biancorossi, tracciando un’analisi lucida ed obiettiva sugli avversari: “Ho visto tutta la partita ieri. Il Milan ha disputato una buona gara, ma non è bastato per il passaggio del turno. Il Tottenham ha invece disputato due gare perfette e, grazie ad un gioco di rimessa, è riuscito a fermare gli attacchi avversari. Sono dispiaciuto per l'eliminazione per il calcio italiano, tuttavia ora riverseranno tutte le loro forze sul campionato e sulla fase finale della Coppa nazionale. Sono fortissimi in ogni reparto, specie davanti hanno campioni che possono fare la differenza in qualsiasi momento. Non per questo alzeremo bandiera bianca prima dell’inizio. Dobbiamo giocare con lo spirito combattivo avuto contro Fiorentina ed Udinese, facendo il massimo per impedire il loro cammino verso lo scudetto che credo alla fine vinceranno”.
Il numero uno biancorosso ha poi speso parole di elogio sull’ex di turno, il barese Antonio Cassano, che lo scorso anno quando vestiva ancora la maglia blucerchiata gli segnò un gol al San Nicola, commuovendosi: “Antonio è un bravo ragazzo con un carattere un po’ particolare, ma che con il pallone ai piedi ha pochi rivali. Cassano è tifosissimo del Bari, e quando l’ho incontrato in Coppa Italia a gennaio, era davvero dispiaciuto per la nostra situazione di classifica. Domenica però lo affronteremo da rivali, e di certo non si farà scrupoli se dovesse segnare. Perciò noi dobbiamo essere concentrati solo sulla partita e onorare la maglia, senza farci distrarre da tutto il resto”.
Sono giorni intensi ed importanti in casa Bari, in quanto si susseguono sempre più voci insistenti che il presidente Vincenzo Matarrese possa passare il testimone accordandosi con degli imprenditori locali o lasciare definitivamente il timone della società. Il giocatore più rappresentativo dei Galletti ha avuto parole di sostegno nei confronti del suo presidente: “Il presidente è uno vitale, un giovane dentro. Non si arrende mai ed in questi anni ha dovuto ingoiare tanto. Io non posso che essergli grato, perché sono qui da dieci anni, e sono stato accolto con tanto affetto e disponibilità dal primo giorno. Personalmente vi dico la mia dato che non sono l’ultimo arrivato: sino a quando non ci sono le firme nero su bianco, per me sono chiacchiere da bar dello sport.
A proposito della prossima stagione e della probabile rifondazione della squadra biancorossa, il gatto di Liegi ha tenuto a precisare il suo pensiero: “Non siamo ancora retrocessi, anche se siamo in una condizione difficilissima. Abbiamo il dovere in ogni caso di onorare la maglia, il campionato e lottare per le restanti partite, senza farci problemi di ogni sorta. Rifondazione? Perché no. È la società che deve fare le sue valutazioni attentamente, però è anche vero che in certi casi, dopo un'annata così disastrosa, è necessario ripartire subito puntando sia su dei giovani ma anche su una base già collaudata”.
Il numero uno della squadra pugliese che in questo campionato ha già intercettato due rigori (rispettivamente contro Cagliari e Roma), ha infine speso delle belle parole per il suo nuovo allenatore, indicandolo come l’uomo giusto per ripartire l’anno prossimo: “Bisogna elogiare questo allenatore che ha ereditato una situazione difficilissima già quasi compromessa. Mutti in poche giornate ha cercato di ricaricarci mentalmente, ottenendo anche qualche discreto risultato. Abbiamo pareggiato contro Fiorentina e Genoa, perdendo male contro la Lazio e perdendo anche a Udine, dove però meritavamo sicuramente qualcosa di più. Rispetto al passato, abbiamo cambiato gioco e soprattutto ora cerchiamo di essere più concreti. Sicuramente il nuovo tecnico potrebbe essere l’uomo giusto su cui puntare per ripartire il prossimo anno”.
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