Lo sport non solo come disciplina attraverso la quale aiutare il proprio corpo ad essere in forma, o come attività volta all’agonismo sano in cui l’unico obiettivo è primeggiare sugli avversari. Lo sport é anche lealtà, impegno, amicizia, rispetto delle regole e solidarietà. Questi sono anche i valori e i criteri di assegnazione che la sesta edizione del Premio Nazionale “l’Amico Atletico 2011” si propone di individuare e premiare in ciascuna regione, per la prima volta da quando l’iniziativa è nata, grazie alla Fondazione “Gabriele Cardinaletti” Onlus di Jesi (http://www.fondazionegabrielecardinaletti.it/), con l’intento di promuovere una rinnovata cultura sportiva volta soprattutto al sociale e ai diversamente abili che spesso sono trattati come persone di serie B. L’iniziativa è partita dalle Marche con la sottoscrizione del primo “Codice Atletico” da parte di testimonial d’eccezione come il grande ex giocatore ed allenatore Roberto Mancini (attualmente al Manchester City), la campionessa italiana di scherma Vezzali e l’ex portiere Luca Marchegiani (oggi opinionista SkySport). In pochi anni sono entrati a dare il loro importante contributo al progetto altri grandi personaggi ed icone dello sport: Gianni Rivera, Dino Meneghin, Adriano Panatta, Mason Rocca, Giovanna Trillini, Josefa Idem, Bruno Conti, Demetrio Albertini e tanti altri volti noti.
Ad affiancare la Fondazione, prima come partner e oggi come principale sponsor, la Banca Popolare di Ancona. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’USSI, è patrocinata dalla Struttura per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal CONI e dalla Commissione Atleti del Coni, dal CIP (Comitato Italiana Paraolimpico), dall’ICS (Istituto per il Credito Sportivo), oltre che dalla Regione Marche, la provincia di Ancora e il Comune di Jesi (Ancona). Come già anticipato, saranno premiati in ciascuna delle venti regioni italiane, atleti, tecnici, dirigenti, professionisti e non, che con il loro comportamento rappresentano i valori dell’etica sportiva, correttezza e il vero senso del fair play. Le segnalazioni degli “Amici Atletici” si possono effettuare a partire da oggi sino al 31 maggio 2011, sul sito www.codiceatletico.it. La giornata conclusiva, denominata “Atletico Day”, si terrà nel mese di Giugno 2011. A conclusione dell’iniziativa, su segnalazione dei vincitori, la Ubi Banca Popolare di Ancona devolverà una somma a 5 Associazioni Onlus da loro indicate. Il regolamento completo è scaricabile sempre attraverso il sito www.codiceatletico.it.
L’edizione 2011 è stata presentata a Bari presso la Sede Regionale del Coni (Stadio Della Vittoria) da Elio Sannicandro, Assessore allo Sport Comunale e Presidente del Coni Puglia, da Giuseppe Pinto, presidente regionale Cip di Puglia, dal noto giornalista Antonio Guido e Presidente Ussi Puglia, da Eustachio Lionetti presidente Coni Bari, Vincenzo Feucci, delegato regionale Credito Sportivo; ospite come testimonial dell’edizione è stato il capitano del Bari, Jean Francois Gillet, esempio nello sport di professionalità. Ha coordinato assieme ad Antonio Guido Andrea Carloni, Consigliere nazionale Ussi. Il capitano del Bari prima di lasciare la tavola rotonda a cui hanno preso parte gli addetti ai lavori, ha voluto esprimere la propria idea circa i valori della sesta edizione del Premio “Amico Atletico”: “Noi atleti dobbiamo essere di esempio, partecipando ogni qualvolta sia possibile ad iniziative di solidarietà. Il calcio essendo lo sport più popolare, ha bisogno che noi atleti svolgiamo una vita regolare e sana all’insegna del sociale anche fuori dal campo. Magari di più agendo con i fatti che autocelebrandoci per aver compiuto un’iniziativa di solidarietà. Cercherò in base ai miei impegni di essere presente alla premiazione che si terrà a giugno”.
La conferenza stampa di presentazione del premio si è conclusa con l’intervento del giornalista sportivo Franco Cirici della Gazzetta dello Sport, il quale ha ricordato che nel calcio odierno la cultura del fair play è sempre meno presente e quando qualcuno compie un gesto di fair play viene accusato di essere “fesso”. Il giornalista ha indicato un episodio che forse non tutti ricordano, riguardante l’ex allenatore del Bari, Bepi Pillon, quando allenava l’Ascoli. Il fatto risale ad una partita disputata contro la Reggina il 6 dicembre 2009 (persa poi per tre a uno e gli costò anche la panchina): la gara era sul risultato di zero a zero, Antenucci (Ascoli) segnò mentre un avversario (Valdez) era fermo a terra per infortunio, sfruttando un comdo cross di Sommese ed i giocatori marchigiani, una volta resisi conto dell’infortunio subito dall’avversario e dopo un conciliabolo che coinvolse anche le panchine, consentirono al reggino Pagano di segnare indisturbato per riportare la parità. Quell’episodio fu visto dai tifosi ascolani e dalla dirigenza come un gesto che si sarebbe potuto evitare. Purtroppo questa è la mentalità prettamente italiana, ma se diventassimo campioni di comportamento, accettando anche la cultura della sconfitta come già avviene per tanti altri sport, si potrà valorizzare realmente il vero valore dello Sport.
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