Dopo aver quasi sbancato il campo della capolista Milan fino a pochi minuti dalla fine, in casa Bari sembra che i giocatori non vogliano smettere di credere nell’impresa della salvezza. Per realizzare la “mission impossible” occorrerebbero sette vittorie e almeno un pareggio su nove delle restanti gare. Quasi impossibile, ma un sogno alla portata degli uomini allenati da Bortolo Mutti che da quando è arrivato, anche se non ha ottenuto ancora la prima vittoria, ha ridato concretezza, ha trasmesso la voglia di lottare su ogni pallone e soprattutto ha inculcato tanta determinazione ai suoi giocatori che sembravano già rassegnati al proprio destino.
In conferenza stampa si è presentato il centrocampista che lo scorso anno ha fatto impazzire la piazza barese per la sua determinazione e per il suo grandioso contributo, ovvero Sergio Bernando Almiron. Il giocatore argentino si è detto subito molto rammaricato per non aver raccolto i tre punti a San Siro: “Sono molto dispiaciuto perché non abbiamo portato a casa l’intera posta in palio, anche se abbiamo giocato contro la capolista. Non siamo riusciti a sfruttare la superiorità numerica, non concretizzando qualche occasione. Anche io, purtroppo, ho sbagliato un’occasione nitida, ma gli ultimi venti minuti proprio non ce la facevo. Dobbiamo dare di più di qui alla fine anche se stiamo giocando con la giusta mentalità”.
Nella stagione in corsa è mancato fortemente il contributo degli uomini chiave dello scorso anno, Barreto su tutti, ma anche Almiron e Sasà Masiello, bloccati da infortuni pesanti. Il centrocampista biancorosso, ancora idolo della curva nord barese, ha parlato sia della penalizzante assenza di Barreto che degli infortuni che lui stesso ha patito: “In questa stagione è successo di tutto. In attacco è mancato tantissimo Barreto, senza nulla togliere ai compagni che l’hanno sostituito. Ma il brasiliano è un giocatore che se gioca fa la differenza e che potenzialmente ti realizza 15 gol a stagione. Io, invece, come sapete, sono stato fermo per un infortunio fastidioso al polpaccio, ma ho fatto anche i conti con un virus che ha condizionato la mia stagione, ciò nonostante quando sono sceso in campo ho sempre dato il mio contributo senza mai tirare indietro la gamba e comportandomi da professionista serio, senza mai avere problemi con nessun compagno o con l’allenatore”.
Il faro del centrocampo barese ha poi indicato la “via maestra” per le prossime gare: “Con il Chievo possiamo soltanto vincere, così come nelle restanti gare. Abbiamo fatti i calcoli nello spogliatoio, possiamo ancora salvarci, e la possibilità di errore è minima. Le gare più difficili sono a Palermo e contro la Roma, ma non ci spaventano. Servirà attaccare dal primo minuto e buttarla dentro. Ci servirebbe una vittoria che ci permetterebbe di rilanciarci, come Mister Ventura già disse una volta. È giunta l’ora di provarci: dentro o fuori, già da domenica”.
L’ex giocatore juventino ha poi però a sorpresa, mandato una stoccata all’ex tecnico: “In precedenza in questa stagione abbiamo giocato con un modulo che ormai conoscevano tutti a memoria: così facendo, gli avversari hanno sempre preso le contromosse, chiudendo gli spazi a disposizione. Qualcuno si è anche lamentato pubblicamente, ma non siamo noi giocatori che possiamo andare dal tecnico e dare direttive. In ogni caso, con il nuovo tecnico abbiamo cambiato modulo e facciamo le cose semplici, oltre ad essere più concreti”.
Sergio Almiron, che percepisce un ingaggio tra i più importanti della rosa biancorossa, è uno dei giocatori più rappresentativi che potrebbe restare anche in caso di retrocessione, per provare a rilanciare i Galletti dopo la deludente stagione. L'argentino ha parlato della dura situazione vissuta sinora ed ha rassicurato tutti i tifosi circa il suo futuro: “Lo stato d’animo mio e quello dei miei compagni non è dei migliori. Sono piovute alcune critiche ed illazioni già dopo la quinta di campionato, ma per noi calciatori è obbligatorio andare avanti senza farsi condizionare. Personalmente sto benissimo a Bari, anche se quest’anno è andata così. Voglio restare a Bari anche in caso di retrocessione. Ho già comunicato alla società le mie intenzioni, non avrei problemi anche a chiudere la carriera in questa città fantastica, in una società molto professionale con un presidente competente”.
NOTIZIARIO: I giocatori biancorossi in mattinata si sono allenati in palestra. Nel pomeriggio invece si svolgerà la classica seduta di allenamento.
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