Occhio languido, commozione disegnata sul volto. È la prima volta che ci si trova di fronte ad calciatore così sensibile. Stiamo parlando di Edgar Anthony Alvarez, presentatosi stamane allo stadio San Nicola per il consueto appuntamento con i giornalisti.
Una conferenza stampa diversa, ma sentita, ha avuto luogo nell’astronave di Renzo Piano discutendo con il veloce centrocampista onduregno, il quale ha subito delineato il nuovo identikit del Bari targato Bortolo Mutti:"E’ un modo diverso di gioco. Adesso è cambiato qualcosa, quindi, bisogna capire i movimenti da fare per inserirsi bene; parto un po’ più centrale." Come dicevamo, oggi, l’emozione l’ha fatta da padrone, complice anche il periodo triste e negativo dei galletti:"Potevo fare di più a Milano, come durante il campionato – commenta Alvarez - Non sono tanto contento del mio rendimento. Ci alleneremo di più per trovare la condizione giusta."
Un passo indietro e, pensando alla stagione scorsa, ci si rende conto dell’involuzione di un calciatore in grado di poter fare la differenza, sempre: "In passato non sono mai stato contento come l’anno scorso, speciale per me. Non sò se è un fattore mentale o di preparazione. Mi sono chiesto come mai non siamo riusciti a ripeterci; siamo tutti delusi." La delusione nello sguardo dell’ex Pisa non manca, come non manca la determinazione nel voler ancora far bene, a partire proprio da domenica in casa contro i gialloblu del Chievo: "Se il mister mi dovesse dare ancora fiducia, darò il massimo. Anche chi non gioca deve sostenere la squadra." Non è più tempo di calcoli o eccessivi tatticismi, bisogna vincere sette delle prossime nove gare altrimenti lo spettro della retrocessione si potrebbe tramutare in un qualcosa di vero. Quale sarà il futuro della scheggia biancorossa? Nelle battute rilasciate, c’è tutta la voglia di voler vestire il biancorosso anche in futuro:"Ho un contratto ancora di un anno con il Bari e lo rispetterò se la società lo vorrà; sono a disposizione del club." I tifosi, dal canto loro, tengo molto alle sorti della loro amata squadra del cuore, e di chi fa e ne farà parte in futuro. Il commento di Alvarez dimostra molta onestà di pensiero:"Non me la sento di biasimare i tifosi, posso solo ringraziarli per tutto il loro apporto e supporto. Fanno tanti sacrifici per seguirci ed è giusto che meritino una squadra vincente."
Il calendario parla chiaro: contro il Chievo, e poi in trasferta contro il Parma, per sognare ancora la serie A, bisognerà far bottino pieno: "Mancano nove partite, saranno tutte e nove difficili. La matematica ci da ancora la possibilità di salvarci; dobbiamo crederci partendo già da domenica prossima." Chiede venia, poi, il numero 90 del Bari alla domanda su quest’annata infausta:"Mi sento in debito con Ventura, con la società e la città, con tutti. Mi dispiace per il rendimento sotto le aspettative; onorerò la maglia sino alla fine." Infine, un saluto tinto di rammarico:"Pensavo di riprendermi dopo la partita contro il Brescia in casa (2-1); è successo il contrario. Mi assumo tutte le responsabilità ma, per il bene del gruppo, voglio ritornare a dare il mio contributo al 100%".
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