La rimonta è pressoché proibitiva ma il Bari vuol comunque provare a dare un senso alla coda del suo tormentato campionato. Da affrontare ci sono quattro avversarie alla portata, l’una dopo l’altra. Con l’auspicio che alla fine di questo miniciclo diventino ciò che non sono ancora: concorrenti ad una salvezza lontana ad oggi dodici punti. Si comincia dal Chievo ed, ovviamente, bisogna solo vincere: “Domani è fondamentale – esordisce Bortolo Mutti in conferenza stampa - Avremmo una possibilità in più per rincorrere le altre squadre. Il margine di errore è pari a zero. Bisogna però fermare Pellissier, grande giocatore e grandissimo uomo, la fortuna della società veneta”.
Senza San Siro a far da pungolo, l’auspicio dei tifosi è che il ritardo dalla quartultima non svuoti di nuovo la squadra di determinazione e voglia di vincere: “L’atteggiamento mentale giusto, che può portarci a conquistare tre punti, è quello di non sentirci gli ultimi della classe. E l’errore che non dobbiamo assolutamente commettere è non avere la frenesia di chiudere subito la partita. Dobbiamo cercare di concretizzare tutte le occasioni da gol che ci si presentano. Ai ragazzi chiedo di giocare con grande responsabilità e fare una partita d’attenzione, correndo però anche qualche rischio”.
Al di là dei tre punti conquistanti nelle cinque gare della nuova gestione tecnica, il Bari è ora una squadra diversa, che cerca subito la metà campo avversaria: “Ho visto i ragazzi crescere e questo è un buon segno – confida l’allenatore bergamasco - Sono più concreti e convincenti. Ci aspetta una partita diversa da quella di Milano: il Chievo ha un fronte d’attacco impegnativo, da sostenere. Ci vuole ritmo, velocità e novanta minuti da giocare con qualità e razionalità”.
Si va verso la conferma della squadra che ha pareggiato in caso del Milan, con due sole possibili varianti: il rientrante Gazzi per Codrea a centrocampo ed Huseklepp in ballottaggio con Alvarez come furetto offensivo di fascia: “Ci sentiamo squadra, non abbiamo timore di affrontare alcuna difficoltà – chiosa Mutti – Bisogna essere forti mentalmente, senza mai guardare i numeri, altrimenti non varrebbe la pena neanche scendere in campo. Non dobbiamo fare calcoli, perché quello che conta per poter sperare ancora è l’immediato”.
Da valutare più approfonditamente, intanto, le condizioni di uno dei sicuri indisponibili, Parisi, colpito da gastrointerite infettiva e ricoverato per gli accertamenti del caso.
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