Nella conferenza stampa odierna si è presentato un raggiante Abdelkader Ghezzal, galvanizzato dalla vittoria ottenuta con la sua nazionale algerina e pronto a segnare nella sfida esterna di domenica: “Sento di aver raggiunto un buono stato di forma e voglio poter dare il mio contributo sino alla fine, incrementando il bottino di reti. Purtroppo sarebbero serviti maggiormente i miei gol prima che sprofondassimo in questa situazione, ma avendo subito infortunio pesante ed una ricaduta altrettanto grave, il mio rendimento è stato fortemente penalizzato”. Il giocatore ha voluto approfondire l’infortunio che lo ha bloccato per mesi, assumendosi le proprie responsabilità sulla ricaduta, lanciando anche una piccola stoccata velata alla società ed al precedente allenatore: “Non era mai capitato nella mia carriera un infortunio così grave. Ho subito un strappo all’adduttore ed, inizialmente, i medici mi avevano diagnosticato un recupero lento di circa tre mesi. Sono riuscito ad accorciare i tempi e ad essere pronto in due mesi, sia a causa della situazione poco felice della squadra ma soprattutto perché smaniavo dalla voglia di poter dare un aiuto ai miei compagni ed al mister in difficoltà. Ma ho pagato a caro prezzo questa mia scelta che andava comunque contro il volere del medico, e perciò mi assumo le mie responsabilità se poi ho avuto una ricaduta. In ogni caso, è pur vero che non sono stato l’unico a forzare i tempi e ad avere avuto la ricaduta. Qualche colpa evidentemente ci sarà anche da altre parti”.
Il numero undici biancorosso non rilasciato un commento in particolare sulla prossima gara, ma in modo laconico ha spiegato con quale mentalità i biancorossi affronteranno le prossime partite: “Ormai è passato il tempo dei calcoli, abbiamo il dovere di giocarci tutte le partite sino alla fine. Dobbiamo lottare con orgoglio, non lasceremo niente a nessuno”.
Contrariamente a qualche suo compagno di squadra che si è lamentato del modulo di gioco, ormai logoro e conosciuto, adottato dal predecessore di Bortolo Mutti, l’attaccante biancorosso ha fornito un’altra spiegazione, più logica e schietta della catastrofe biancorossa: “Non credo sia stata solo questione di modulo, perché con lo stesso tipo di gioco il Bari l’anno scorso ha fatto un grande campionato. Semplicemente quest’anno è iniziata male e non siamo più riusciti a raddrizzare la stagione, complici tanti infortuni, episodi arbitrali sfavorevoli e nostre ingenuità che alla fine ti condannano inevitabilmente”.
La nota rassicurante per i tifosi baresi sono le parole della punta franco-algerina, in comproprietà con il Siena (con un piede e mezzo, già nella prossima serie A), circa il suo futuro: “Ancora non ho parlato con il mio procuratore, però sono sincero nel dire che non avrei problemi a restare a Bari. Qui mi trovo bene, a prescindere da come è andata questa stagione. Ovviamente però essendo in comproprietà tra Siena e Bari, le due società dovranno parlarsi ed il Bari se dovesse essere soddisfatto delle mie prestazioni potrà esercitare il suo diritto di riscatto. Il Siena in “A”? Non è mica detto che mi rivoglia”.
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