Ripartiamo da qui: Olanda – Ungheria, inizio secondo tempo, percussione di Rudolf dal vertice alto di sinistra dell’area di rigore orange, tiro e gol. È ancora viva l’emozione e la gioia negli occhi del magiaro, cecchino micidiale in nazionale, presentatosi, stamane, nella sala stampa dell’astronave di Renzo Piano di fronte ai giornalisti: “Ho segnato il goal del momentaneo pareggio (1-1) contro l’Olanda. Una soddisfazione grande, un gol importantissimo per me e per l’Ungheria; le grandi mi portano fortuna”.
Uno score ed un periodo tra i più positivi per Rudolf, giunto a gennaio al Bari con tanta voglia di far bene: “Mi sento bene. Sono arrivato al un punto di non volermi fermare più. In questo periodo poco felice, con il Bari non è facile, ma voglio dare il massimo sino alla fine; voglio mettermi alla prova”. Una vetrina importante, dunque, è la serie A per l’ex grifone rossoblu, sempre più contento di farne parte: “Nel massimo campionato italiano mi trovo bene. Voglio vedere come vanno le cose l’anno prossimo. In allenamento lavoro bene; sono felice”.
Purtroppo, però, conti alla mano, il futuro del Bari probabilmente sarà nella cadetteria. Rudolf, dal canto suo, non nasconde la stima per questo club e la voglia di vedersi, un domani, con questa maglia, di nuovo in serie A: “Per me il Bari è sempre stata una squadra di serie A. Sto bene a Bari; a fine anno tireremo le somme”. Le dovute riflessioni le farà anche il patron Matarrese, e di questo l’attaccante biancorosso ne è consapevole: “Non ho ancora pensato a cosa vorrà fare il Bari con me l’anno prossimo; sono in attesa che qualcosa si sblocchi”. Peccato che un talento del genere sia giunto in Puglia in un momento così negativo; peccato, perchè forse un suo acquisto ad inizio stagione avrebbe garantito maggior peso in attacco: “Quest’anno ci è mancato qualcosa; la fortuna non ha girato a nostro favore. Adesso, da ultimi, diventa sempre più difficile”. Domenica o dentro o fuori. Contro il coriaceo Parma, l’ultima spiaggia: “Contro gli emiliani sarà una partita importante per ambedue le squadre. Ogni match è fondamentale per tutti, singoli e non”.
Se di cecchini dobbiamo parlare, nell’attacco biancorosso figurano anche Huseklepp, autore di una rete in nazionale nell’ultima gara disputata, e Ghezzal, pendolino instancabile dalle giocate improvvise e spettacolari: “Adesso il nostro attacco è completo, siamo tutti intercambiabili. Di Huseklepp ammiro la sua velocità, di Ghezzal la cattiveria. Io sono bravo nel tiro e quando sono vicino alla porta mi sento a mio agio”.
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