Che Bari si vedrà oggi a Parma? Ormai se lo chiedono prima gli avversari di turno ed i loro concorrenti interessati, prima dei diretti protagonisti, con l’auspicio che la sorte ormai segnata della formazione biancorossa non decreti l’esito delle gare prima ancora di giocarle. Se lo chiede anche Bortolo Mutti, che più che una risposta si dà una speranza: “Mi piacerebbe rivedere la squadra del primo tempo contro il Chievo. Una squadra garibaldina che ha voglia di battersi. Magari un po’ più attenta. Abbiamo la fortuna di vivere in un ambiente che ci ha permesso di lavorare con tranquillità: almeno sotto l’aspetto fisico dobbiamo essere presenti. Sotto questo aspetto siamo competitivi. E’ la testa, purtroppo, che ci penalizza”.
Con un Parma così malandato sarebbe stata una partita da vincere a tutti i costi, se il Bari fosse stato ancora in corsa per salvarsi: “Dobbiamo vincere anche così – ammonisce Mutti – Cerchiamo un risultato che ci faccia rimbalzare. Semeraro si augura il massimo impegno fino alla fine del torneo? Un intervento inadeguato, il suo: sinora abbiamo sempre giocato al massimo delle nostre possibilità. Abbiamo davanti un mese e mezzo di grande responsabilità. Ma per noi stessi e nessun altro. Noi non dobbiamo niente a nessuno perché nessuno ci ha mai regalato nulla. Pensate a domenica scorsa, quando non uno, ma due giocatori del Chievo dovevano essere espulsi ed invece non è successo nulla”.
La trasferta di Parma, secondo i piani iniziali del tecnico bergamasco, doveva coincidere con il rientro di Barreto, allontanatosi invece ancora da Bari per curare la coscia infortunata. Un arrivederci, e non un addio, secondo l’allenatore biancorosso: “L’ho salutato. Ma non definitivamente. Ora aspetto che si curi e torni prima della fine del campionato”. Ed infine, uno sguardo anche oltre: “Se rimarrei? Certo, nessun problema. L’ho già fatto in passato, in situazioni simili. E poi Bari è una piazza che non si può rifiutare”.
|