Dalle parti dello stadio San Nicola finalmente si respira un’aria più serena. Sarà il caldo, la primavera e la tanto sospirata e ritrovata vittoria, ma una cosa è chiara: il Bari, adesso, sembra essere sbocciato come un fiore. A confermare questo stato di forma della squadra, ci ha pensato Edgar Alvarez, intervenuto, stamane, per la consueta conferenza stampa con i media: “Domenica avevamo voglia di vincere e ci siamo riusciti. Sono molto contento per il goal e per la vittoria, è stata una liberazione per me. Segnare e far vincere la squadra è stato importante per me e per tutti”.
Ottime parole per un ottimo stato di forma, quello del velocissimo honduregno, pronto per proseguire questa striscia positiva: “Adesso sto meglio e cercherò di approfittare dell’ottimo stato di salute. Sto bene e voglio far bene. Sto lavorando per mettermi in luce e giocare sin dall’inizio”. Riflettori puntati, dunque, sulle prossime 7 partite di campionato a partire da quella di domenica, in casa, contro il rinvigorito Catania: “Il campionato è ancora aperto per noi, la matematica non ci condanna ancora. Con il Catania si può vincere, ma dobbiamo essere sinceri: sarà difficile salvarsi. Vincere 7 partite sarebbe un miracolo”.
Un’annata storta per i galletti, falcidiata a più riprese da infortuni a caterva, non ultimo quello del contestatissimo Castillo: “Castillo è un giocatore importantissimo per noi, una persona rispettosa che si è allenata tanto. Non merita tutti questi fischi. Quest’anno è mancata tutta la squadra. Se fossimo stati tutti bene al 100% avremmo fatto meglio”. Il futuro del Bari è anche legato alla dea bendata, ma mai arrendersi, come lo stesso giocatore di colore sostiene: “Bisogna finire bene la stagione. Le ultime partite sono le più importanti. Per me sarebbe bello segnare in casa, l’importante che la palla finisca in rete. Ho ringraziato Dio per il goal fatto a Parma”.
Alvarez, duttile calciatore, ha dimostrato più volte di potersi ritagliare uno spazio anche in attacco, magari sfruttando velocità e freschezza fisica a partita in corso: “Attaccare gli spazi e colpire; facciamo questo. In attacco dobbiamo muoverci molto perchè ci manca il centravanti. Adesso deve giocare chi sta meglio; non ho problemi ad entrare a partita in corso. Quando entro in campo penso solo a dare il massimo. Dobbiamo essere concentrati al 100%”. |