Un tassello alla volta. Si rischia altrimenti di risultare patetici, puntando ad una salvezza che rimane ad oggi obiettivo proibitivo ma che può prendere corpo solo vittoria dopo vittoria. Il Bari cercherà oggi di inanellare la sua seconda consecutiva, a duecento giorni dall’ultimo successo casalingo. Il tecnico Mutti non ci giura ma è convinto di salutare un’esibizione convincente dei suoi: “Meglio avere un profilo basso: quando abbiamo fatto qualcosa di buono, ci siamo dati poi la zappa sui piedi – ricorda l’allenatore bergamasco – Contiamo di fare una prestazione positiva. I nostri valori non sono da ultimi della classe. Ora tocca a noi alimentare la speranza partita dopo partita, anche se sarà molto difficile”.
Il colpo di Parma, come ammette lo stesso Mutti, ha restituito un po’ di fiducia ai giocatori: “Ho trovato una squadra più consapevole. Venivamo da una serie di partite in cui avevamo prodotto tanto ma raccolto poco. La situazione di classifica è compromessa ma penso che questa squadra si sia guadagnata un po' più di rispetto. La maggiore attenzione difensiva, qualche gol in più all’attivo sono cose che permettono di riconoscere loro qualche merito in più. Le assenze? Noi siamo questi: dobbiamo considerarci i più bravi di tutti, senza stare troppo a lamentarci”.
Capitolo-formazione: Alvarez partirà dall’inizio dopo aver firmato a Parma il gol della vittoria. In attacco ballottaggio Ghezzal-Huseklepp, con il primo leggermente favorito nonostante la settimana tribolata, per la terza maglia nel tridente accanto a Rudolf e all’honduregno. In corso di gara spazio a Rivas, piuttosto vivace in allenamento. In difesa Rossi si è guadagnato la riconferma e Glik dovrà ancora mordere il freno.
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