In questi giorni si parla sempre più del futuro della società biancorossa ma l’allenatore del Bari Bortolo Mutti, da quando è arrivato, nonostante non abbia raccolto i punti necessari per la permanenza (anche se non la matematica non condanna ancora i Galletti), ha restituito un po’ di linfa alla squadra e soprattutto ha ottenuto qualche piccola soddisfazione da un gruppo di giocatori che hanno vissuto una stagione al di sotto del loro potenziale rendimento.
Nella conferenza stampa odierna si è presentato l’argentino Emanuel Benito Rivas, il quale è subentrato nella ripresa al posto dell’honduregno Alvarez, apparso leggermente appannato nell’ultima gara contro il Catania dopo il gol vittoria a Parma. Il centrocampista offensivo, senza giri di parole, ha reclamato garbatamente maggiore spazio: “Sto bene ed è naturale che aspiri a giocare di più, solo che sono scelte che spettano al mister ed io devo farmi trovare sempre pronto. Sono stato sfortunato in questa stagione, come tutti gli altri, però al momento mi sento in forma e voglio poter dare maggiormente il mio contributo nelle restanti sei gare. All’inizio non è stato semplice adattarsi ad un modulo diverso che prevedeva il trequartista e le due punte, ma ora ho trovato la quadratura perfetta e voglio ritagliarmi maggiore spazio”.
Il giocatore che ha esordito nel campionato argentino nella blasonata squadra Indipendiente, vincendo anche un campionato di “Apertura” nel lontano 2002, ha analizzato lucidamente la gara pareggiata con il Catania recriminando, tuttavia, per il gol annullato: “Abbiamo pareggiato una partita che avremmo tranquillamente potuto vincere. A mio avviso, nel secondo tempo la squadra si è un po’ appiattita ed ha accusato un po’ di stanchezza fisica a causa del caldo e della maggiore pressione degli avversari. Io sono entrato soltanto nella ripresa e mi sono preoccupato di dare il massimo affinché potessimo ottenere la vittoria. Purtroppo è stato annullato un gol pesante che avrebbe ridotto i punti necessari per il difficile traguardo salvezza”. L’esterno offensivo ha tenuto a precisare l’obiettivo: “In ogni caso abbiamo il dovere per noi stessi e per i nostri tifosi di continuare ad impegnarci per mettere in difficoltà fino alla fine le avversarie e, soprattutto, di onorare al meglio il campionato”.
L’argentino ha riconosciuto, infine, le colpe della squadra, respingendo però le accuse di buona parte dei tifosi che ha etichettato diversi giocatori come mercenari: “Erano due anni che venivamo da vittorie ottenute con un gioco offensivo che ha fatto parlare tutti in positivo. In questa stagione è stato davvero duro accettare che tutto era cambiato e non riuscire più a conseguire un risultato utile. La colpa è di tutti noi e non di un singolo capro espiatorio. Ci assumiamo tutte le nostre responsabilità perché avremmo dovuto essere più umili e meno presuntuosi. Il campionato di serie A non ti aspetta e abbiamo pagato a caro prezzo i numerosi passi falsi. Ma di sicuro non trovo giusto che ci chiamino “mercenari” perché ogni domenica abbiamo profuso il nostro impegno, commettendo anche errori ma credo sia umano”.
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