Con un piede e mezzo in serie B, il Bari, adesso, non ha più nulla da dire e da chiedere a questo campionato. Dello stesso avviso è Abdel Kader Ghezzal intervenuto ai microfoni della stampa, stamane, per la consueta conferenza: “È stata un’annata brutta, dovevamo e dobbiamo chiedere scusa ai nostri tifosi e a tutti sul campo. Ci dispiace per tutto. Anche se non è facile, le prossime partite le prepareremo come tutte le altre”. Un laconico Ghezzal triste con i giornalisti ma lucido nelle sue analisi. Il prossimo match di campionato del sabato prepasquale, vedrà i galletti impegnati contro la claudicante Sampdoria, anch’essa risucchiata nella coda della classifica con soli 32 punti all’attivo. Come ben si sa, storico è il gemellaggio tra le due tifoserie, quella biancorossa e quella blucerchiata; oggi, stando a quanto si legge nei vari forum, i tifosi baresi regalerebbero la vittoria ai “fratelli” di Genova: “Non penso che i tifosi vogliano la sconfitta della loro squadra – commenta Ghezzal – Quello che vogliono, secondo me, è che l’annata finisca bene”.
La partita disputata, ieri contro il Cesena, fa da cartina tornasole a questa brutta stagione calcistica e l’algerino ammette la sua verità: “La partita l’abbiamo giocata bene anche se le occasioni ci hanno penalizzato. Non siamo riusciti a segnare”. Intanto l’umore del gruppo tende ad assumere caratteristiche sempre più deprimenti, come lo stesso attaccante barese conferma: “Vivo molto male questi momenti. L’anno scorso sono retrocesso con il Siena, quest’anno con entusiasmo ho scelto Bari ma è andata male; è dura”. Conti alla mano e fatte le dovute riflessioni, forse qualche assonanza tra il campionato della passata stagione disputato dal Siena con quello attuale del Bari c’è: “Forse tra Siena e Bari c’è qualche similitudine con la retrocessione; ci siamo bloccati”. Adesso, però, è il tempo di parlare anche di futuro. Per Ghezzal nessun ripensamento e neanche nessun progetto per l’avvenire: “È ancora presto per parlare di futuro. A fine stagione le società decideranno”. Telegrafico ma essenziale anche nell’assumersi le responsabilità circa lo score nei goal negativo: “Mi tocca molto il fatto di aver segnato poco. Da attaccante mi assumo le responsabilità dei nostri limiti. Adesso siamo più seconde punte per via degli infortuni ai centravanti. Sfruttiamo la velocità ma non sempre ci va bene. Avendo difficoltà con le percussioni, ho provato con i tiri da fuori”.
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