Di fatto lo era ormai da mesi, da questo pomeriggio lo è pure aritmeticamente: il Bari è in serie B, con ben quattro turni d’anticipo. A sancirne la retrocessione la nona sconfitta al San Nicola, quella che tampona l’emorragia di punti di una Samp in caduta libera. Neppure un pari, tuttavia, sarebbe servito alla squadra di Mutti per sperare ancora nella matematica.
Chi aveva intuito l’epilogo è rimasto casa, lasciando gli spalti ai tifosi organizzati di ambo le parti. C’era davvero poco da festeggiare, in una gara come questa, Ma pure un gemellaggio da onorare con giro di campo e striscioni di stima reciproca.
Aria amara, comunque, come si capisce dall’annuncio delle formazioni: fischi per tutti, ad eccezione di Gazzi e Rudolf. Il primo tiro è di Parisi su punizione al 6’, e la deviazione di Maccarone costringe Curci ad una parata plastica. La Samp risponde con un affondo di Laczko, propiziato da un errore a centrocampo di Almiron, ma il recupero di Glik sventa la minaccia. Il ritmo è basso ma le occasioni fioccano: velenoso il diagonale di Huseklepp su servizio in profondita di Rivas, Curci si salva in angolo ma l’arbitro non ravvisa la deviazione. Ancora Bari vicino al gol al 20’, quando Rudolf gira di testa da angolo, in un’azione simile a quella vincente di Gazzi contro il Catania. Sull’altro fronte, invece, molto attivo Pozzi, che beneficia della libertà concessagli dalla difesa biancorossa concludendo pericolosamente per tre volte: una nello specchio, con facile intervento di Gillet, due fuori, anche se di poco.
Riescono anche a passare, i blucerchiati, al 34’, con Pozzi finalmente in gol dopo un salvataggio sulla linea di Masiello su Maccarone, ma Gervasoni annulla per fuorigioco. Ancora in evidenza il numero 32 doriano al 36’: la sua conclusione, però, è imprecisa. Il Bari alleggerisce la pressione con Rudolf (diagonale alto al 41’) ed un paio di calci d’angolo.
Samp avanti anche nel secondo tempo, a caccia di un successo quanto mai provvidenziale. L’accelerazione decisiva arriva quasi al quarto d’ora, propiziata da Poli: il regista blucerchiato prima costringe Gillet alla deviazione sulla traversa, poi indovina l’inserimento sull’angolo susseguente, quando Huseklepp gli frana addosso. E’ rigore: batte Pozzi che trasforma, nonostante l’intuizione di Gillet.
Lo zero a uno potrebbe diventare subito uno a uno, se al 18’ Masiello non spedisse fuori di testa, a porta vuota, un pallone pennellato su punizione da Parisi. Al 29’ è Rudolf a sfiorare il pari, involandosi sulla sinistra sino a liberarsi da solo e concludere però fuori misura. Poi, più nulla: la Samp si limita a controllare, il Bari non osa più e saluta la serie A tra i fischi dei pochi tifosi rimasti.
Bari-Sampdoria 0-1
Bari: Gillet – Masiello A., Glik, Rossi (4’ st Rinaldi), Parisi – Bentivoglio, Almiron (1’ st Codrea), Gazzi – Huseklepp (20’ Romero), Rudolf, Rivas.
A disposizione: Padelli, Donati, Kopunek, Alvarez.
Allenatore: Mutti.
Sampdoria: Curci – Zauri, Gastaldello, Volta, Ziegler – Guberti (27’ st Mannini), Palombo, Poli (34’ st Tissone), Laczko – Maccarone (16’ st Macheda), Pozzi.
A disposizione: Da Costa, Lucchini, Tissone, Dessena, Biabiany.
Allenatore: Cavasin.
Arbitro: Gervasoni (assistenti Marzaloni-Puggiotto, quarto uomo Bagalini)
Reti: 14’ st Pozzi rig.
Ammoniti: 13’ pt Rivas per gioco falloso, 8’ st Pozzi per proteste.
Espulsi: Poli, dalla panchina, per proteste al 48’ st.
Angoli: 6-5 per la Sampdoria
Recupero: 1’ + 5’
Paganti 824, abbonati 14.057, per un incasso di Euro 179.484,00
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