Dopo lunghe settimane nelle quali solo la matematica lo teneva legato alla A, un rigore del venticinquenne romagnolo Nicola Pozzi ha scritto la parola fine per il Bari dopo solo 2 anni nella massima serie: è la sua 12^ retrocessione tra i cadetti per quello che sarà il suo 40° campionato di serie B. Era solo questione di ore, i tifosi avevano già da tempo messo l’anima in pace. Si trattava solo di attendere la giornata e l’avversario. E la sorte, ironicamente, ha scelto la Sampdoria: squadra contro la quale il Bari, l’anno scorso, ottenne il suo punto più alto in classifica (8° posto), sabato ne ha deciso il destino. Amaro.
34 giornate con pochissimi lampi di luce e tanto buio grazie ad errori di un passato non troppo lontano e scontati tutti, fino all’ultimo. Scelte societarie suicide, mercato discutibile, preparazione con pecche infinite e una squadra sfilacciata al suo interno hanno trasformato il campionato in un incubo: le grida estive di una tifoseria lungimirante avrebbero dovuto far quantomeno pensare… ed invece siamo qui a raccontare una storia già abbondantemente vista e rivista. Ed è la cosa, che alla fine, fa più male perché - è sotto gli occhi di tutti - la storia a Bari non ha insegnato nulla. Degli errori del passato non è stato fatto tesoro.
Rimane solo la speranza che questo ennesimo schiaffo possa portare ad un rinnovo generale, profondo, della struttura societaria dell’A.S. Bari, struttura che necessita non di una “rinfrescata” di facciata quanto, piuttosto, di una radicale ristrutturazione, un ammodernamento al passo con i tempi. E’ il primo, fondamentale, passo da fare per poter affrontare con ben altro spirito il lungo e difficile campionato di serie B. Senza di questo è molto difficile riuscire a pianificare una risalita verso il calcio che conta, anche alla luce delle recenti esternazioni del Presidente, Vincenzo Matarrese, in evidente difficoltà finanziaria vista la richiesta di “spalmare” gli stipendi dei giocatori biancorossi. Stipendi che, per la cronaca, risalgono al primo triennio 2011.
La squadra del Bari, i colori, la maglia, sono patrimonio della città di Bari e dei suoi abitanti. E’ compito della città di Bari risollevare le sorti della sua squadra.
Ed ora un pò di numeri sulla partita tra i biancorossi e la Sampdoria.
9^ sconfitta casalinga per il Bari in casa contro i doriani, sconfitta che non giungeva dal 22 marzo 1998 - sempre per 0-1 - per un gol di Montella. Per il Bari è anche la sua 9^ sconfitta al San Nicola in questo campionato, ad un passo dal suo record negativo stabilito nel 2000/2001 con 10 risultati negativi (nell’ordine: Atalanta, Parma, Milan, Lazio, Brescia, Juventus, Napoli, Perugia, Roma e Inter). E rimangono ancora Roma e Lecce…
(La formazione del Bari che battè il Brescia)
Per il Bari diventano così 7 i mesi senza vincere in casa per un totale di 14 partite, da quel Bari-Brescia (2-1) del 26 settembre 2010. Ovviamente è sempre più record negativo visto che il precedente - strabattuto - risaliva al campionato 2002/2003 con 10 turni.
Il gol blucerchiato è giunto al 59°: per il Bari è la 34^ rete subita in campionato in questo minuto nella sua storia.
A segnare è stato Nicola Pozzi, quarta rete in campionato, la seconda su rigore. Per Pozzi è il secondo gol segnato al Bari: in precedenza aveva realizzato la rete del vantaggio in Empoli-Bari del 5 dicembre 2008. La partita si concluse sul 2-0 con un rigore di Lodi al 93°.
Il gol doriano è stato realizzato su rigore: è la 67^ rete su rigore che il Bari subisce in casa in campionato, la 3^ ad opera della Sampdoria (oltre a Pozzi hanno segnato anche Bodini il 5 marzo 1939 e Mancini il 14 gennaio 1990). In totale i gol subiti dal Bari su calcio di rigore (comprese le trasferte) salgono a 257.
Abbiamo parlato di gol subito. E l’attacco del Bari? Contro la Sampdoria ha confermato la sua anemia (è il peggiore della serie A con 20 gol in 34 partite, media 0,59). Storicamente nella massima serie solo in una occasione aveva fatto peggio: nel campionato 1969/1970 la sua media finale fu di 0,37 reti a partita (11 gol in 30 incontri). Record che, comunque, non potrà essere battuto.
Potrà ancora essere battuta, invece, la media punti che attualmente è di 0,62 a partita (21 in 34 incontri). Il record negativo per i galletti venne stabilito - per la serie A - nel famigerato campionato 2000/2001 con 0,59 (20 punti totali in 34 partite). Il Bari di oggi ne deve disputare ancora 4…
Cartellino rosso per Rudolf (il primo con la maglia del Bari). In testa c'è Rossi con 2 espulsioni.
Cartellini gialli per Bentivoglio (il quarto), Rivas e Huseklepp (il primo). In testa c’è Rossi (con 9) seguito da Parisi e Donati con 7.
14.881 gli spettatori presenti sugli spalti del San Nicola. Il totale per l’attuale campionato è di 342.907 presenze con una media di 20.171 spettatori a partita (il Bari è 11° quest’anno nella speciale classifica che comprende le altre squadre). Rispetto allo scorso campionato c’è un calo di 5.222 spettatori ad incontro (-20,6%).
5^ sconfitta (la 2^ in casa) in 9 incontri per il Bari con l’arbitro Andrea Gervasoni. Il tabellino aggiornato è: 9 partite con una vittoria, 3 pareggi e 5 sconfitte, 6 i gol segnati dai galletti e 13 i gol subiti.
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