Da sabato scorso dopo la partita contro la Sampdoria, il Bari è matematicamante in serie B. In alcuni giocatori, però, c’è ancora la voglia di lottare, almeno per la dignità e l’orgoglio. A testimoniare tutto ciò, il franco-algerino Abdel Kader Ghezzal, presentatosi, stamane, in sala stampa di fronte ai giornalisti: “Anche se adesso non abbiamo obiettivi da raggiungere, è importante non fare brutte figure. Le prossime partite saranno belle da giocare”.
A dire il vero, di bello c’è ben poco in questo Bari; il futuro è ancora da decifrare per tutti: “Per adesso non so descrivere il mio futuro. Se ne parlerà in estate”. Quello che resta è un triste presente con un infausto passato: “È stata una stagione negativa sotto tutti i punti di vista. Io, purtroppo, causa diversi infortuni, non ho potuto dare tanto al gruppo”. Problemi su problemi, dunque, non solo per i calciatori ma anche per le casse della società. Emblematica la proposta del presidente Matarrese ai suoi atleti di spalmare i prossimi stipendi e quelli del precedente trimestre: “Circa il discorso stipendi non penso ci siano problemi – commenta Ghezzal – Le valutazioni spetteranno ad ambo le parti”.
Anche se per i galletti i giochi sono ormai fatti con la retrocessione nella cadetteria, resta la voglia di tirar fuori l’orgoglio personale: “Dobbiamo tirare fuori il nostro orgoglio. Con la Roma sarà una bella partita da giocare. Sarebbe bello ritrovare una vittoria in casa”. L’ultima vittoria in casa dei biancorossi, in effetti, risale al lontano 26 settembre (Bari – Brescia 2 a 1 ndr); e il tracollo? L’andata contro il Genoa appare l’inizio della discesa: “Contro il Genoa è iniziato il nostro calvario; siamo andati in crisi”. Serie A archiviata, è tempo di programmi e progetti per l’avvenire. Si parte dall’allenatore, come lo stesso numero 11 barese sostiene: “Mutti è un allenatore sempre sul pezzo; andrebbe bene anche per la prossima stagione”.
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