Stavolta no, Bortolo Mutti non l’ha presa bene. Ci teneva a vincere il tecnico bergamasco, contro la Roma. E per una volta cerca fuori dalla sua squadra la causa dell’ennesimo insuccesso: “Abbiamo fatto la partita che avevamo preparato. Avevo chiesto ai ragazzi di giocare tranquilli, sicuro che sarebbe arrivata una prestazione positiva. Siamo riusciti a capitalizzare le occasioni avute, abbiamo preso due pali e commesso qualche ingenuità, come in occasione del gol preso su punizione. Ma nel complesso abbiamo giocato con personalità. Purtroppo, però, siamo considerati la vittima predestinata: ci chiedono la regolarità, e poi subiamo delle ingiustizie. Come in occasione del secondo rigore concesso alla Roma, in cui abbiamo perso anche un uomo per espulsione, o dell’azione del terzo gol, viziata da un angolo non concesso”.
A disposizione del Bari rimangono altri tre tentativi per centrare almeno un successo ed accommiatarsi con dignità alla categoria. Un obiettivo che, a detta del tecnico, era già alla portata dei suoi giocatori nel posticipo di ieri: “Ad un certo punto abbiamo provato a giocarcela sino in fondo mettendo un attaccante in più, ma dopo il rosso di Glik siamo stati costretti a correre ai ripari. Peccato: al di là dei complimenti, ci tenevo davvero a conquistare i tre punti: una vittoria avrebbe rappresentato un segnale di buona volontà. per i tifosi e per il nostro presidente. Stavolta, non è dipeso da noi”.
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