Sono gli ultimi giorni a disposizione per ratificare il pagamento degli ingaggi per i giocatori dell’A.S. Bari e nella città c’è tantissimo fermento e divisione sul futuro dei biancorossi soprattutto dopo che 14 giocatori hanno rifiutato la proposta spalma-ingaggi, esponendo la società al forte rischio di penalizzazione nel prossimo campionato cadetto. In realtà c’è ancora qualche giorno di tempo per accordarsi con qualche altro tesserato o, per lo meno, cercare di trovare un modo per recuperare liquidità necessarie affinché sia garantito per i tifosi del Galletto un campionato senza handicap ed un pronto rilancio per dimenticare l’umiliazione di questa stagione, culminata con la retrocessione in serie B.
La festa per il Santo Patrono di Bari conclusasi da poco ha riportato vivi i ricordi di due anni fa, quando proprio la sera dell'8 maggio grazie al gol di Antonelli in Livorno-Triestina, i baresi festeggiarono la promozione in serie A dei biancorossi dopo 8 lunghi anni di cadetteria. E proprio ad uno degli artefici della promozione del Bari chiediamo un parere sulla situazione difficile che sta vivendo la piazza barese: si tratta di Antonio Conte, attuale allenatore del Siena, fresco della promozione in serie A ottenuta sabato scorso durante la gara casalinga contro il Torino.
Mister complimenti, innanzitutto, per la promozione ottenuta con merito a tre giornate dal termine. Esattamente due anni fa circa, otteneva invece la promozione del Bari, proprio assieme al direttore sportivo che ha ritrovato e che l’ha scelta personalmente per vincere in quel di Siena, ovvero il ds Giorgio Perinetti.
Si quella che hai ricordato è stata una promozione incredibile, irripetibile, in cui in pochi avrebbero scommesso ma, io che conoscevo il gruppo, ci ho creduto da subito e lavorato giorno dopo giorno per arrivare a quel traguardo.
Ha già discusso della programmazione per il prossimo anno con la sua società?
Per ora ci stiamo godendo la festa, pensiamo a terminare il campionato e poi presto inizieremo a parlare di una programmazione seria.
Il Bari oltre ad aver patito un’umiliante retrocessione con netto anticipo, rischia seriamente di partire con una penalizzazione anche per il prossimo campionato. Che idea si è fatto a riguardo e come mai, secondo lei anche da ex calciatore, giocatori che non hanno reso al massimo o che non sono neanche scesi in campo a causa di lunghi infortuni non hanno accettato l'accordo con la società?
Dal di fuori è difficile entrare nel merito. È stata una stagione sfortunata sotto tanti aspetti, costellata soprattutto da tanti infortuni ed altro che però non tocca a me giudicare. Ripeto, in questo momento, sono preoccupato e molto dispiaciuto perché quel miracolo creato un anno e mezzo fa si è dissolto nel vuoto e sarà dura ricrearlo. Sono tuttavia molto legato al Bari ed ai suoi tifosi, a cui auguro di risollevarsi quanto prima da questa situazione spiacevole.
Alla guida del Bari, nella sua prima stagione vinse il derby contro il Lecce, partendo da sfavorito. Chi crede, invece, domenica si aggiudicherà il match?
Il derby è una gara adrenalinica che ti dà sempre molta carica. Però mai come in questo caso, farà la differenza chi ha maggiori motivazione ed al Lecce servono punti in chiave salvezza. Il Bari, invece, dal canto suo, è già retrocesso e sta affrontando proprio in questa settimana problematiche che potrebbero distogliere i giocatori dal clima partita. In ogni caso, si parte dallo zero a zero e può succedere di tutto. Il derby che vincemmo, anni fa, fu incredibile, posso soltanto aggiungere che fu una grandissima soddisfazione per noi e i tanti tifosi accorsi.
Un'ultima domanda sul calciomercato: Gillet e Barreto, in questi giorni, sono stati accostati al Siena per il prossimo anno. Sono giocatori che potrebbero fare al vostro caso, nonostante quando si sedeva sulla panchina biancorossa qualcuno scrisse che secondo lei, non erano giocatori di suo gradimento e degni per la massima categoria?
Assolutamente smentisco! Sono state dette e scritte tante illazioni a riguardo solo per screditare quanto sono riuscito a fare. Ritengo che Gil sia un portiere di categoria superiore; Barreto è un attaccante con un buon potenziale in grado di fare la differenza anche in serie A. Sono due giocatori senz'altro molto interessanti ed esperti. Tuttavia, non ho ancora parlato con il presidente Mezzaroma sui prossimi obiettivi di mercato, quindi non mi posso sbilanciare su ciò che non è ancora stato fissato.
L’ex allenatore biancorosso ha poi voluto salutare i suoi tifosi con voce quasi commossa.
Abbraccio tutti i tifosi biancorossi per l’affetto che sono stati capaci di regalarmi e per la stima che hanno nei miei confronti nonostante sieda su un’altra panchina. Ricordo benissimo che due anni fa, di questi tempi, in città durante la festa per il Santo Patrono della città, si festeggiava in concomitanza per la promozione. Fu bellissimo ritornare ed essere accolti da una piazza gremita di tifosi venuti da tutta la provincia barese. Sono devoto particolarmente a San Nicola e spero protegga sempre i baresi e che continui ad aiutarmi nella mia vita da allenatore”.
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