Il vento di bufera che soffia dalle parti di Via Torrebella – stadio San Nicola, ha spazzato anche le “facce note” delle consuete conferenze stampa. Oggi, infatti, di fronte ai microfoni dei giornalisti c’era un ragazzo che si è visto poco, Kamil Kopunek. Il centrocampista slovacco, classe ’84, noto per aver segnato il goal della definitiva eliminazione dell’Italia ai mondiali scorsi in Sud Africa, ha parlato subito della contestazione dei tifosi di circa 24 ore fa e dell’imminente derby col Lecce: “Domenica abbiamo una partita importante soprattutto per i nostri tifosi. Vogliamo vincere per trascinare il Lecce in serie B. La contestazione è normale quando una squadra retrocede. In passato nella mia ex squadra ho vissuto una cosa simile, ma con meno violenza e vigore”.
Il “povero” italiano di Kopunek non frena i suoi pensieri e lo slovacco commenta il suo approdo a Bari ed il calcio italiano visto con Ventura prima e dopo con Mutti: “Pensavo di giocare di più appena giunto a gennaio in Puglia. Adesso voglio aiutare la squadra sino alla fine. Con Ventura ho lavorato solo una settimana con Mutti tre mesi; è difficile giudicare. Il calcio italiano, comunque, è molto tattico, mi piace”. Il numero 24 barese, centrocampista difensivo ma all’occorrenza anche offensivo, sogna un goal al Lecce magari utile per la vittoria e la retrocessione dei giallorossi: “Ho capito l’importanza di questo match anche perchè ho alle spalle altri derby disputati in Slovacchia (2 goal). L’importante è vincere; se segno io sono contento”.
Il presente lo conosciamo tutti, dunque, il futuro è ancora da decidere: “Ho parlato con il presidente Matarrese e il direttore sportivo Angelozzi; non so ancora nulla. Ho altre richieste anche dall’estero, non ho ancora deciso”. In chiusura, poi, due battute sui suoi compagni di squadra e sulla città di Bari: “Mi trovo bene con tutti e domenica tutti possono essere “uomini derby”. Bari è una bella città, si mangia anche bene”.
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