In queste ore la querelle sulla vicenda spalma-stipendi continua a tenere banco. Il direttore generale Garzelli, promette almeno la "salvezza" dalla penalizzazione per il prossimo campionato, con la chiusura del conto stipendi entro il 16 maggio prossimo.
Intanto, domenica prossima c’è il derby contro il Lecce allo stadio San Nicola. Difficile per i calciatori baresi affrontare una partita così delicata e importante per i tifosi, da parte dei calciatori baresi. Doveva essere una festa all’insegna dello spettacolo sugli spalti e sul campo. Questo l’auspicio dei supporters biancorossi, ad inizio stagione, che tanto attendevano la sfida contro i giallorossi salentini. La situazione, purtroppo, si è capovolta: Bari già in serie B e Lecce quasi salvo in serie A (una possibile vittoria contro i galletti sancirebbe la definitiva permanenza nel massimo campionato per la squadra dei Semeraro). All’andata, il 6 gennaio scorso, la partita del Via del Mare finì a favore dell’allora squadra guidata da Giampiero Ventura: 0-1 di misura con un goal di Okaka appena arrivato a Bari nella sessione di calciomercato invernale. Si pensava ad una rimonta, una rivalsa che poteva significare l’inizio del 2011 con un nuovo piglio; purtroppo non è stato così.
A quattro mesi da quel match, l’aria che si respira nello spogliatoio biancorosso e in città, è sempre più pesante. Pesante, come l’ennesima e dura contestazione inscenata dagli Ultras alla seduta di allenamento di mercoledì pomeriggio: mentre il gruppo guidato da Bortolo Mutti lavorava all'antistadio, un cospicuo numero di tifosi scalmanati ha invaso il campetto attiguo allo stadio abbattendo la recinzione e entrando in contatto con i giocatori. Ha avuto la peggio Nicola Belmonte colpito da un ceffone con tanto di minacce scritte su uno striscione: “Vincere il derby o so’ c....”.
Clima teso, dunque, quasi ai livelli di una guerriglia che si spera non culmini domenica pomeriggio prima, durante o dopo la partita coinvolgendo anche i fedelissimi del Lecce. Ed a proposito di seguaci giallorossi, per la suddetta trasferata, il prefetto di Bari ha impedito a 1000 tifosi sprovvisti di t.d.t. di seguire la propria squadra per il derby. Insomma, la lotta è su più fronti. La speranza, a questo punto, è che la corda non si spezzi del tutto; giocare col fuoco potrebbe provocare gravi ustioni a tutto e a tutti.
|