"É vero che il Bari è già retrocesso, però, è anche vero che quello di domani è un derby. Poi come leggo loro vorranno mandarci in serie B e per farlo dovranno attaccarci e farci gol. I derby sfuggono a qualsiasi valutazione, contano le emozioni, i momenti, mentre i valori tecnici si azzerano. Non è mai una partita come le altre."
In poche frasi pronunciate nella conferenza stampa prepartita e riportate dal sito ufficiale della società salentina, De Canio riassume l’essenza del derby pugliese che si disputerà domani pomeriggio al San Nicola. "Ho qualche motivo di riflessione – continua il tecnico - per quanto riguarda la formazione, siamo a fine campionato e ci sono un paio di situazioni che vorrei valutare fino alla fine. Non penso che saremo obbligati a fare la partita, certamente sarà una gara equilibrata nella quale le due squadre cercheranno di superarsi. Nella gara d’andata non ero in panchina perché squalificato. Ricordo molto bene quella partita ma fa parte del passato. Certamente ogni partita ha le sue specificità, questo è un derby e per di più si gioca alla penultima giornata. Ad inizio del campionato - chiosa De Canio - speravo di arrivare a due giornate dalla fine in questa situazione, perché avevo fiducia nel nostro lavoro."
Il tecnico giallorosso ha convocato ben 23 calciatori per la sfida decisiva per la salvezza nella massima serie. Mancheranno solo gli indisponibili Ferrario e Ofere, oltre allo squalificato Corvia.
Probabile che il Lecce scenda in campo con un 4-4-2 offensivo con Chevanton e Di Michele attaccanti, supportati da Olivera che partirà da posizione di laterale di centrocampo. La mediana da battaglia sarà completata da Giacomazzi e Vives in mezzo e Munari sulla destra. Davanti a Rosati, la linea difensiva sarà composta da Tomovic e Mesbah sulle fasce, Gustavo e Fabiano centrali.
Ma De Canio terrà tutti sulla corda fino all’ultimo minuto, la posta in palio è troppo alta.
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